In panchina con la stessa grinta dei giocatori in campo, caricati alla grande alla vigilia con una conferenza stampa da vero profeta. «Andiamo lì per vincere, non firmo per un pareggio», aveva detto Mourinho, che si può godere i tre punti conquistati a Bergamo e la prestazione del «suo» Zaniolo, il singolo su cui aveva riposto particolare fiducia nel preparare la sfida con Gasperini.
Il successo nello scontro diretto è un macigno che pesava sulle spalle della Roma e che ora lo Special One può scrollarsi di dosso: «Da 19 mesi, 3 giorni, 24 ore e 30 secondi non si vinceva contro una big, ora sono 20 minuti che non si vince contro una delle top 5 – una battuta, condita da un po’ di orgoglio, ripetuta più volte a Dazn – Il mio primo pensiero è alla trasformazione nella testa di una squadra a cui la stampa non ha mai fatto dimenticare da quanti mesi non vinceva una partita contro una grande. È un cambio di mentalità, siamo stati fantastici».
Tra un gesto di affetto con Mancini e una «testata» sulla spalla per caricare Karsdorp Mou sembra aver dato nuova linfa al gruppo grazie al 3-5-2 pensato nel momento di massima emergenza per colpa degli infortuni e trova anche spazio per pensare al futuro a lungo termine e non solo a quello immediato rappresentato dall’ultima del 2021 con la Sampdoria: «Mi vedrei per 6 anni sulla panchina della Roma. È un tipo di progetto che mi piace, ma – il consueto messaggio per stimolare investimenti sul mercato – serve qualcosa di più. Ora siamo limitati, se questo poco di più arriva in ogni finestra di mercato, unito al lavoro quotidiano e alla crescita dei nostri giovani, fra 2-3 anni possiamo far bene… ». Tra i protagonisti di giornata c’è indubbiamente Abraham, che resta quasi senza parole: «Che vittoria, wow. Abbiamo dato tutto sul campo, è stata una delle migliori partite della stagione».
Raggiante anche Smalling, in campo dopo il timore di un forfait: «Una prestazione completa, negli scontri diretti serviva questo passo avanti. È una grande vittoria, ora voglio restare a disposizione, ho già perso troppe partite». La Roma guarda al futuro con maggiore serenità e l’iniezione di fiducia arrivata può essere il giusto carburante per fare il salto di qualità, come d’altronde ha detto lo stesso Mourinho parlando di «gara della svolta». Con un pensiero ad un posto in Champions League.
FONTE: Il Tempo -. F. Biafora