La pagina più nera della storia europea della Roma è scritta sul ghiaccio norvegese e getta ombre sul futuro dello Special One nella capitale. A tre giorni dal Napoli Mourinho vive una serata da incubo contro il modesto Bodo Glimt che conquista una vittoria storica per 6-1 e apre la crisi giallorossa. Tradiscono le seconde linee schierate dal tecnico, alcune si rivelano impresentabili anche in Conference League. Nei primi 20 minuti è assedio dei norvegesi che segnano prima con Botheim poi con Berg dalla distanza. Alla prima ripartenza Perez prova a far passare l’imbarazzo.
Nella ripresa, nonostante l’ingresso dei titolari, però la vergogna risale e diventa dolorosa. Il Bodo segna il 3-1 sfruttando gli errori fantozziani di Diawara e Kumbulla. Poi arriva il poker di Solbakken e altri 2 gol con Pellegrino e Botheim. Un abisso grottesco, una umiliazione mondiale. Nemmeno Mou aveva mai beccato 6 gol in Europa. Un’onta per Josè che avvisa: “E’ solo colpa mia e abbiamo perso contro una squadra che ha più qualità dei miei panchinari. Ho dato possibilità a gente che gioca poco per preservare i titolari sbagliando. Sapevo dei nostri limiti, non è niente di nuovo però mi aspettavo una reazione. Crisi? Lascia una ferita questo ko, è una sconfitta storica. Ho già parlato coi giocatori, sanno cosa penso così come lo sanno i Friedkin. Siamo una bella famiglia, ma i limiti non li ho mai nascosti. Ho 12-13 giocatori, gli altri sono un’altra cosa. Ora nessuno di voi mi chiederà perché giocano sempre gli stessi”.
Ma gli alibi servono a poco come dimostra la maglia rigettata a Pellegrini da parte dei 400 tifosi a Bodo. Il capitano ha parlato con loro, ma il tempo delle parole è finito da un pezzo.
FONTE: Leggo – F. Balzani