Sei appena stato comperato? Sei sceso dall’aereo con in borsa uno spazzolino e un ricambio di biancheria? Hai fatto sì e no un allenamento con i compagni di squadra? Per Mou sei perfetto. Sergio Oliveira segue la tradizione di Abraham e Maitland–Niles, si prende subito una maglia da titolare e lascia il segno. C’è la sua firma, su calcio di rigore da lui stesso procurato, sulla prima vittoria (e i primi punti) della Roma nel 2022.
È questa la vera buona notizia per i giallorossi, che nel finale di gara tremano contro un Cagliari che si era presentato falcidiato dalle assenze e fiaccato dalle convalescenze post-Covid. È Rui Patricio, con un gran riflesso e l’aiuto della traversa, a chiudere la porta in faccia a Joao Pedro.
Aspettarsi spettacolo da Mou e Mazzarri era troppo e il livello della gara è stato a lungo abbassato da molti errori tecnici. La Roma, che ha perso Pellegrini nel riscaldamento, gioca a strappi e i suoi tenori non sono mai intonati nella stessa canzone. Ieri bene Mkhitaryan ma Abraham non ha tirato in porta, Sergio Oliveira si è presentato alla grande ma Zaniolo ha sprecato nel finale di primo tempo un gol facile che avrebbe chiuso la gara.
Prendere o lasciare, questo è il primo anno della gestione Mou. Sta cercando di far crescere la squadra più con la personalità dei singoli che attraverso il gioco. Poi, chi lo adora, può prendere come verità le sue parole: “Era una partita che poteva finire anche 5-0“.
FONTE: Il Corriere della Sera – L. Valdiserri