Anche se Allegri pensa il contrario, almeno a sentire quanto ha detto alla vigilia della partita contro la Lazio, a Trigoria nessuno si nasconde. «La Roma fa sul serio». Spalletti, aspettando il Cagliari (stasera, ore 20,45, all’Olimpico), parla prima del collega e quindi non risponde certo alla provocazione. Il ruolo dei giallorossi in questa stagione è stato chiaro fin dall’inizio. Sono loro, e non solo nella capitale, i rivali più quotati dei campioni d’Italia. Insomma, nessuna sorpresa su quella che è la sfida annunciata tra le big del campionato. L’unica novità è nella distanza, adesso ridottissima, tra le 2 migliori squadre della serie A: appena 1 punto (il vantaggio della capolista, però, può diventare più ampio, dovendo ancora recuperare la gara di Crotone).
BUON ANNO – È stata la partenza della Roma nel 2017 ad aver riaperto il campionato: pesantissime le 2 vittorie esterne di fila, a Marassi contro il Genoa e alla Dacia Arena contro l’Udinese. Il 2° successo, tra l’altro, ha coinciso con il 4° ko della Juve in questo torneo. Dopo Natale, insomma, il gruppo di Spalletti è riuscito a ritrovare la continuità anche in trasferta, dove l’anno scorso, proprio con l’ingaggio del nuovo tecnico per l’intero girone di ritorno, ha costruito la rimonta per salire sul podio: in 9 viaggi, 7 vittorie e 1 pari. Prima del recente bis, solo 3 successi fuori casa, contando pure quello nel derby. Adesso sono 5, gli stessi dei bianconeri, e in classifica hanno fatto subito la differenza. Anche perché, dopo 20 giornate, sono 9 i punti in più di 1 anno fa.
CASA DOLCE CASA – Il distacco attuale tra le Grandi Rivali (e anche se fosse di 4 punti, sarebbe lo stesso) è quindi rintracciabile solo nel verdetto nello scontro diretto, vinto dalla Juve allo Stadium il 17 dicembre. Perché all’Olimpico la Roma viaggia alla stessa velocità dei bianconeri a Torino: en plein nelle gare di campionato (9 su 9, 10 se si conta anche la partita vinta contro la Lazio). È nel suo stadio che ha raccolto i punti per lanciarsi all’inseguimento dei campioni d’Italia che oggi sono più vicini. Se stasera battesse anche il Cagliari di Rastelli, eguaglierebbe il record di 87 anni fa: 13 successi interni di fila, proprio come a Testaccio (stagioni 1929-30 e 1930-31), contando anche i 3 nel finale dello scorso torneo. All’andata il pari al sant’Elia che ancora brucia. Ma in trasferta l’ex Borriello e i suoi compagni vanno davvero piano: 4 punti conquistati in 10 partite e 5 ko nelle ultime 6.
FULL OPTIONAL – «La Roma fa sul serio». Spalletti ha solo voluto ricordare ai più distratti quale sia la fame di gloria della sua squadra. Che già in passato, con lui in panchina, non è mancata: nelle ultime 15 stagioni, da quella del 3° scudetto giallorosso (2001), si è piazzata 7 volte al 2° posto (in 2 tornei proprio con l’attuale allenatore e per 2 di fila con il suo predecessore Garcia) e 2 volte al 3° (entrambe con il toscano che scalò, nel 2006, al 2° posto, con la classifica riscritta dopo Calciopoli). E, adesso che la Juve è così vicina, il tecnico sorride anche per la rosa ritrovata (e quasi al completo): solo Juan Jesus (squalificato), Florenzi (convalescente) e Salah (Coppa d’Africa) non fanno parte della lista dei 22 convocati per la gara contro il Cagliari (dentro pure i primavera Pellegrini e Tumminello). Ha, dunque, più scelta, in attesa del rinforzo offensivo chiesto alla proprietà. Ma punterà sui titolari, magari con le rotazioni in corsa che chiameranno in causa, se Strootman e Perotti riavranno il posto dall’inizio, sia Paredes sia El Shaarawy, protagonisti giovedì in Coppa Italia. Possibili 5 novità: rientrano anche Szczesny, Emerson e Manolas nella difesa che, grazie all’assetto più equilibrato, ha dato forza alla risalita, avendo preso solo 2 gol nelle ultime 8 partite, al punto da diventare, con 18 reti subite, la migliore dopo quella della Juve che ne ha incassate 16.