Ora si può sognare. Davanti a circa 800 spettatori l’AS Roma femminile supera l’Inter 2-0, portando a casa la nona vittoria di fila, e vede la Juventus. Le bianconere, sconfitte a sorpresa sul campo dell’Empoli 2-1, sono prime in classifica con solo tre punti di vantaggio sulle ragazze di Alessandro Spugna. E sabato alle 14.30 c’è lo scontro diretto a Vinovo.
Contro l’Inter le capitoline partono forte e già dopo tre minuti la spagnola Lazaro sfiora il gol su assist di Haavi. Nel finale di primo tempo sono invece le ospiti a rendersi pericolose, ma Ceasar salva con un po’ di affanno. Proprio a ridosso dell’intervallo Bartoli guadagna un calcio di rigore che Andressa realizza con freddezza portando in vantaggio la Roma.
Di nuovo in campo, arriva subito il raddoppio giallorosso con un gol capolavoro di Giugliano, bravissima a trovare l’incrocio dei pali con un imprendibile tiro da fuori area. Per il resto dell’incontro la Roma controlla senza rischiare e solo nel finale l’Inter va vicina al bersaglio grosso, quando una goffa deviazione di Linari manda la palla a pochi centimetri dalla porta della Roma. A fine partita arrivano le parole di Manuela Giugliano, l’autrice del raddoppio romanista che ha di fatto chiuso la partita.
«L’emozione dopo il gol non si può spiegare, con questi tifosi, poi, è una gioia immensa». La gara con l’Inter aveva il profumo di un match decisivo. «Sapevamo che sarebbe stata una partita fondamentale – confida – ora siamo a soli tre punti dalla Juventus e sabato c’è lo scontro diretto. In settimana ci prepareremo al meglio, dobbiamo continuare a pensare solo a noi». Nonostante la fiducia e l’ennesimo risultato positivo, Giugliano punta l’attenzione su ciò che ancora non va.
«Siamo la Roma è abbiamo il dovere di puntare in alto – sottolinea – contro l’Inter ci sono stati degli aspetti negativi e ci lavoreremo per continuare a vincere». La supersfida di Torino sarà certamente vibrante. «Sono sicura che dipenderà da noi – conclude la giallorossa – quest’anno stiamo lavorando molto sulla mentalità vincente».
FONTE: Il Tempo – M. Vitelli