Dalle stelle europee alle stalle italiane. La Roma crolla all’improvviso sotto i colpi del Parma dei giovani che non vinceva da 17 partite e che insegue disperatamente la salvezza. Una sconfitta inattesa e senza alibi che riporta i giallorossi al quinto posto e coi piedi per terra dopo il successo con lo Shakhtar. Di fatto il primo ko stagionale con una piccola che fa suonare un campanello d’allarme per Fonseca profeta alla vigilia quando aveva definito stanca la squadra. La giornata si era aperta subito male con la notizia della lesione al polpaccio di Mkhitaryan che terrà ai box l’armeno per un mese. Un’assenza che si aggiunge a quelle di Veretout e Smalling.
Il pomeriggio è proseguito peggio. Nonostante il ritorno di Dzeko, infatti, la Roma ha impegnato Sepe solo nel finale con Perez e si è vista trafiggere dopo 9 minuti dalla coppia Man-Mihaila che ha approfittato della dormita di Kumbulla e compagni. Poco prima Pellegrini aveva chiesto il rigore per un contatto dubbio con Hernani che sembra toccarlo solo dopo che Lorenzo ha effettuato il tiro. La reazione allo svantaggio non c’è stata e il Parma si è rifatto sotto con il duo romeno.
A inizio ripresa ci ha pensato Pau Lopez a impedire il 2-0, ma qualche minuto dopo ecco l’ennesimo errore che ha portato all’intervento scomposto di Ibanez su Pellé. L’arbitro Piccinini indica il dischetto ed Hernani non sbaglia. Fonseca inserisce tutti gli attaccanti a disposizione e fa esordire l’americano Reynolds ma gli effetti non si vedono e la Roma si avvia negli spogliatoi a testa bassa proprio nella settimana che porterà alla trasferta di Kiev e alla gara col Napoli che difficilmente sarà rinviata nonostante la coraggiosa lettera di Friedkin e Fienga alla Lega.
«Non è solo stanchezza, non voglio alibi – tuona Fonseca -. Ci sono state due situazioni da rivedere prima del loro gol. Detto ciò una squadra che deve andare in Champions non può prendere quel tipo di rete al primo tiro in porta in quattro contro due. Non è ammissibile difendere in quel modo. Quell’episodio ha cambiato la partita e noi abbiamo avuto difficoltà a creare pericoli. Con Cristante in mezzo è andata meglio ma ha giocato sempre ed era difficile farlo giocare dall’inizio pure oggi». Sul ritorno di Dzeko, a due mesi dall’ultima partita da titolare in campionato (era il derby), Fonseca è più tenero: «Edin ha lavorato molto per la squadra e non sono arrivate buone palle per lui e gli altri attaccanti. Non è un problema di Dzeko o Mayoral».
FONTE: Leggo – F. Balzani