Chivu
ha parlato della partita tra Roma ed Inter di domani sera.
C’è grande rivalità tra le due squadre? “E’ cresciuta con la mancanza della Juve e con il Milan che andava così così: Roma-Inter è diventata una sfida importante a livello nazionale, ma non solo, era guardata in tutto il mondo. Questa rivalità ha fatto bene al calcio italiano, ha fatto crescere entrambe le squadre”.
Quel Roma-Inter del 2010? “Sono entrato nel secondo tempo, avevo quel problema alla testa: ogni volta che colpivo con la testa, mi paralizzava la parte sinistra del corpo. Mi successe con un cross di Vucinic: colpii di testa e sentii perdita di sensibilità nel corpo e mi spaventai. Camminai verso il dottore, mentre si giocava parlavo con il neurochirurgo al telefono, mi spiegò che era tutto a posto”.
Cosa pensi dei due tecnici Spalletti e Di Francesco? “Da Spalletti ho imparato a curare i dettagli: lui fa questo, è pignolo, non lascia nulla al caso. Di Francesco è una sorpresa: non voleva allenare. Mi piace la sua tranquillità ad affrontare le difficoltà della Roma e di Roma, lo fa con calma, prendendo le decisioni giuste”.
Il lavoro da allenatore con l’Under 14? “Sono ragazzi che sognano di fare i calciatori, dobbiamo trasmettere loro cosa vuol dire arrivare lì: si deve lavorare, avere l’atteggiamento giusto, fare sacrifici. Io sogno di farmi capire dai ragazzi, la cosa fondamentale è farsi capire: finora ci sono riuscito, cosa che mi permette di sognare in grande.”