Da una parte un assegno da 14 milioni. Dall’altra la possibilità di incassarne almeno il doppio. Un bivio che da ieri ha anche un nome: sarà il Porto a decidere se la Roma potrà far parte o meno della prossima Champions League. Il ranking – la classifica per punteggio degli ultimi 5 anni – dice che soltanto il Manchester City sarebbe stato avversario peggiore. In realtà i portoghesi sono alle prese con l’ennesima resurrezione dopo 2 anni difficili, chiusi senza vincere lo straccio di un trofeo. Il vantaggio su cui potrà contare la squadra di Spalletti è un altro però: giocare in casa il ritorno, il 23 agosto (andata il 17 a Oporto) che vale il pass.
E se di questi tempi, in cui la presenza della curva è un’incognita, quantomeno Totti e soci non dovranno giocarsi il tutto per tutto nell’inferno dell’Estadio do Dragao. Anche perché la doppia sfida mette in palio cifre enormi, forse persino decisive per il prossimo bilancio: qualificarsi alla fase a gruppi come terza – l’ultima italiana a riuscirci il Milan, nel 2013 – garantirebbe alla Roma un minimo di 26 milioni di incassi. Due per la vittoria del preliminare, 12 dall’accesso alla fase a gruppi, 8,25 dal marketpool per piazzamento e minimo 6 per la seconda fetta di diritti tv. Uscire subito consente comunque di contare su un cuscinetto da 14 milioni (11 dalle televisioni e 3 per la partecipazione al play off). Praticamente la metà.
Curioso che Totti ritroverà davanti a sé Iker Casillas, il portiere a cui segnò il suo primo gol in Champions League, ormai 15 anni fa: era l’11 settembre del 2001, all’epoca il portiere era la giovane rivelazione del Real Madrid, Francesco il capitano 24enne della Roma fresca campione d’Italia. Casillas è dovuto emigrare un anno fa in Portogallo, Totti ha appena rinnovato per un’altra stagione con la squadra in cui è cresciuto. Proverà a festeggiare la firma replicando quel gol al numero uno spagnolo.
Per farsi trovare pronta al match, la Roma prova a regalarsi il difensore che vuole Spalletti: Thomas Vermaelen. Un emissario romanista dovrebbe partire a ore per chiudere l’affare: Luis Enrique ha iscritto il nome del difensore nell’elenco dei convocati per l’amichevole in programma oggi a Wembley contro il Liverpool, ma potrebbe escluderlo all’ultimo per lasciarlo viaggiare verso Roma. Il club giallorosso lo acquisterà per una cifra tra i 10 e i 12 milioni: «Sabatini è molto avanti con questa trattativa – conferma Spalletti – anche se non è ancora chiusa». Potrebbe esserlo presto. Poi partirà l’assalto a Diawara del Bologna. In uscita Paredes, che piace a Juve e Milan: partirà per una cifra intorno ai 15 milioni garantendo il “cash” utile a prendere il guineano del Bologna. Poi magari ci potrà essere spazio per una sorpresa in difesa. Intanto, via libera ad altre cessioni: Gyomber e Ricci sono diretti all’Atalanta, Vainqueur finirà verosimilmente in Inghilterra e Seck forse in B.