Sette partite in un mese e mezzo. Poi la storia, durata 4 anni intensi tra alti e bassi, tra Dzeko e la Roma quasi sicuramente si interromperà vista pure la scadenza di contratto al 2020. Il bosniaco negli ultimi mesi ha manifestato più di un segnale di nervosismo per un divorzio non voluto, ma ormai sembra essersi arreso e in cerca del lieto fine. Innanzitutto tornando a segnare un gol all’Olimpico.
Un evento che, in campionato, non si verifica addirittura dal 28 aprile 2018. Per non festeggiare l’amaro anniversario a digiuno Dzeko ha due occasioni: la gara di sabato con l’Udinese e quella del 27 con il Cagliari. Ma lo score di Edin è stato misero pure in trasferta: sette gol in 25 partite. Quattordici in meno rispetto a Piatek e Quagliarella, la metà di Immobile. Peggio in carriera Dzeko ha fatto solo nell’ultima stagione al City (4 gol in 22 partite). Ha tempo ancora 7 partite Edin per provare a raggiungere la doppia cifra e centrare un piccolo record.
Manca solo una marcatura, infatti, per toccare quota 86 gol complessivi in maglia giallorossa. In questo modo la Roma diventerebbe la squadra con la quale il bosniaco ha segnato di più in carriera (85 Wolfsburg e 72 City). E dai suoi gol passano pure le speranze di agguantare l’ultimo posto sul treno Champions. Una competizione che ha visto il miglior Dzeko nelle ultime due stagioni: 13 gol in 18 partite. Un torneo che l’attaccante potrebbe non giocare la prossima stagione. È sempre più concreta, infatti, la possibilità di un ritorno in Premier.
Destinazione Londra, sponda West Ham dove ritroverebbe il suo ex allenatore Pellegrini. Gli Hammers sono pronti a offrirgli un triennale da 4,5 milioni. Poi ne servono altri 18-20 per soddisfare la richiesta della Roma che al 30 giugno avrà un ammortamento residuo di 4,6 milioni nel bilancio societario per quel che riguarda il cartellino di Dzeko. Si tratterebbe quindi di quasi 15 milioni di plusvalenza. Soldi che servirebbero per accogliere l’erede del bomber.
Ieri è stata rilanciata la candidatura di Benedetto, 29 anni del Boca. Nell’affare col club argentino possono rientrare i cartellini di Ponce e Perotti, ma in prima fila resta Belotti soprattutto se la Roma dovesse qualificarsi in Champions. Fronte ds: si allontana Gianluca Petrachi. «Non capisco perché il suo nome venga accostato alla Roma», ha detto ieri Urbano Cairo, il presidente del Torino.
FONTE: Leggo – F. Balzani