Più di sessantamila per Daniele De Rossi. Sold out lo stadio Olimpico, compreso il distinto solitamente destinato agli ospiti, e per l’occasione assegnato ai romanisti. Come già successo due anni fa, per il saluto a Totti. Un muro giallorosso, di magliette col numero 16 e di sorprese che la curva sud e gli altri settori stanno preparando. Una festa triste in notturna (col Parma si giocherà alle 20,30), per salutare il capitano della Roma, al termine di giorni pesanti, per la sommossa popolare che si è scatenata contro la società. Tutto esaurito, 38 mila i biglietti staccati, che si sommano ai 24 mila abbonati, con la squadra che indosserà la nuova maglia, quella della prossima stagione (in questi giorni in vendita negli store ufficiali).
La divisa avrà un logo speciale, una patch da collezione cucita, per celebrare il saluto a Daniele. Scenderà in campo dal primo minuto, come anticipato da Ranieri al termine della partita col Sassuolo, dopo essere rimasto in panchina nelle ultime due gare. Sarà celebrato dalla società attraverso Francesco Totti, l’unico non contestato dalla tifoseria al momento. L’ex numero 10 darà all’amico una targa, proprio come due anni fa aveva fatto De Rossi, commosso, con lui. Un altro passaggio di consegne che però porterà i due, dopo vent’anni, a separarsi.
«Faccio molta fatica a capire come si sia arrivati a una situazione di questo tipo, pochi hanno dimostrato di avere lo spessore morale, umano e professionale di De Rossi». A infilarsi nella questione del forzato addio del numero 16, è Gian Paolo Montali. L’ex dirigente giallorosso (ha rescisso nel 2011), attualmente attraverso Retesport, fa sapere il suo pensiero. «Come si fa a non capire il valore di un elemento di questo livello? Perché non preparare un percorso triennale con lui? Farlo giocare ancora un anno, poi affiancarlo per un biennio al nuovo allenatore, fino ad affidargli la panchina. Non è una cosa complicata da capire e programmare. Ma chi fa le scelte nella Roma? Chi rappresenta la società?».
Domande che restano sospese, in attesa che possa sdoganarsi dal Torino il nuovo direttore sportivo, Petrachi, e che si definisca l’accordo con Gasperini. Intano la gara contro il Parma sarà verosimilmente l’ultima, con la maglia giallorossa, per Dzeko. L’attaccante saluterà dopo quattro stagioni e 87 gol in giallorosso, pronto a dividersi dal club di Trigoria a un anno dalla scadenza di un contratto che non gli sarà rinnovato.
FONTE: La Repubblica – F. Ferrazza