Manolas è pronto a fare le valigie? La Roma cerca un sostituto, ridisegnando la difesa. «Seguiamo anche altri giocatori», fa sapere De Laurentiis, provando a spostare l’attenzione dalla trattativa che sembra destinata a portare il greco a Napoli. Il presidente dei partenopei tira sul prezzo, nella speranza di non dover pagare la clausola rescissoria di 36 milioni ai giallorossi che, invece, non intendono fare sconti.
Un tira e molla che la prossima settimana potrebbe far registrare un’accelerata, mentre Petrachi, ds in pectore, cerca sul mercato dei difensori centrali. Il nome che attualmente sembra in cima alla lista avallata da Fonseca è quello di Marc Bartra, stopper del Betis Siviglia, valutato una ventina di milioni. Cifra intorno alla quale vorrebbe muoversi il club di Trigoria. Contratto in scadenza nel 2023, classe ’91, ex Barcellona, Bartra potrebbe rientrare anche nell’affare Sanabria, giocatore su cui la Roma vanta ancora il diritto del 50% sulla futura rivendita. Diritto al quale potrebbe rinunciare proprio per l’operazione Bartra.
Un altro nome, sul quale aveva già lavorato Monchi, è Mancini dell’Atalanta, ma la pista si è molto raffreddata dopo le dimissioni del dirigente spagnolo e la valutazione del cartellino pari a 30 milioni. Più concreta la pista di Verissimo, brasiliano del Santos inseguito tutta la scorsa estate da Petrachi per il Torino: l’operazione si può chiudere per una decina di milioni. La stessa cifra servirebbe per Lyanco: in questo caso il problema sarebbe la trattativa col Torino di Cairo, nel pieno di un contenzioso con Petrachi per la sua separazione dai granata.
Fonseca ha stilato una short list, all’interno della quale ha indicato i vari ruoli da prendere. In pratica la spina dorsale della squadra. Detto del difensore centrale, servirà un portiere (Pau Lopez?), un centravanti (Fonseca vuole conoscere bene Schick prima di qualsiasi decisione) e un centrocampista (Diawara). Nelle ultime ore si è rifatto concreto l’interesse dei giallorossi per Barella, con il Cagliari che preferirebbe far andare il ragazzo nella capitale piuttosto che all’Inter, perché includerebbe nell’affare Defrel. Barella si è però promesso a Conte e sarà complicato fargli cambiare idea.
FONTE: La Repubblica – F. Ferrazza