12.01
L’evento termina.
11.58 Ultimo intervento è quello del giocatore Alessandro Florenzi: “Non parlo dell’infortunio perché non è il luogo adatto. Si parla di una cosa importante, prima di essere un giocatore della Roma, sono orgoglioso di vedere la mia società così attiva su questo punto. Sembra banale, ma darà tanti posti di lavoro e la gente ha voglia di lavorare per salvare la propria famiglia (viene interrotto da un breve applauso), per non
parlare del bene economico che porta alla Roma e a Roma. Io vado sul rettangolo verde, la cosa che a me preme è quella di avere uno stadio infuocato, le persone che mi urlano di fare di
più per darmi quella forza. Ho giocato in stadi avversari che danno queste sensazioni e non è facile, ho giocato due volte nello stadio della Juventus ed è bello avere i tifosi che ti spingono da vicino. Sembra banale, ma aiutano tantissimo. Ho visto lo stadio della Roma da alcune foto, è veramente bello e sono felice di rappresentare la Roma in questa situazione e spero di giocarci presto, sarà emozionante”.
11.50 Ora viene mostrato un video ai presenti che riassume il progetto dello Stadio della Roma.
11.35
Ora tocca al Presidente della Facoltà Giuseppe Ciccarone: “Ci sono tanti colleghi che vogliono ringraziare tutti per il sostegno. Noi non siamo geologi, siamo economisti. Quello di cui ci siamo occupati è strettamente definito nelle nostre competenze. Vi parlo in particolare del lavoro che abbiamo fatto per valutare l’impatto economico e sociale, oltre 600 milioni di euro a carico di privati. Quando si pensa a un investimento privato, ci sono evidenti ripercussioni positive ma comporta anche degli impatti sociali. Pensiamo che sia necessario inserire all’interno del rapporto dei nostri committenti il fatto che si sappia chi siamo e quali temi trattiamo. Quando abbiamo calcolato questi effetti economici e sociali, abbiamo ritenuto importante descrivere la nostra metodologia. Il modello econometrico che abbiamo costruito e utilizzato è stato utilizzato in passato per valutare altri eventi e interventi. Questo è importante, perché c’è in atto un dibattito sulle previsione economiche e a fronte della dichiarazione dei numeri è molto importante sapere ciò che c’è dietro. Siamo pronti a difendere le nostre metodologie in ogni contesto internazionale. L’impatto dello stadio della Roma sarà di una volta e mezzo rispetto a quello che ha avuto Expo in Lombardia. Le stime che abbiamo al momento sono che il Giubileo genererà un impatto di 11 miliardi. E’ evidente che i tempi sono diversi, i valori che abbiamo sono trimestrali e sono diverse le dinamiche. Sostanzialmente gli effetti del Giubileo sono più concentrati sull’anno. Dal punto di vista occupazionale cosa accade? Abbiamo creato una previsione in assenza della costruzione dello stadio, vi sto dando i valori di scarto. In termini di disoccupazione il tasso si riduce di 0,8 punti percentuali. Cosa significa questo? Se sul periodo sconsiderato voi decideste di organizzare un Giubileo di due mesi e mezzo avreste lo stesso stacco. Abbiamo cercato di capire gli effetti macroeconomici complessivi, stiamo parlando di 142 milioni all’anno per 1.4 miliardi. Le imposte per il comune sarebbero di 30 milioni di euro. Tutti i miei studenti conoscono il discorso di Kennedy sul PIL. Al di là dei numeri che vi ho dato, che sono importanti per il reddito, l’occupazione, la possibilità di risorse importanti per lo stato. Ci sono altri elementi che mi preme sottolineare. L’effetto sociale meriterebbe di essere definito nel dettaglio. Ci siamo occupati di comprendere gli effetti sulla mobilità, sul risanamento ambientale, la protezione del suolo, la creazione del verde pubblico o attrezzare il verde attualmente non disponibile. Trovate i dettagli di tutto questo nel rapporto e non posso approfondire questo ma sarà reso disponibile e io e le persone siamo disponibili, se i committenti ce lo consentiranno, fornire tutti i dettagli e le chiarificazione”.
“Il lavoro adesso è per i committenti e faremo tutto quello che ci è consentito fare. Stiamo parlando per le opere pubbliche della creazione di un polmone verde di circa 62 ettari. All’interno 170 milioni riguardano la viabilità privata, poi ci sarà il potenziamento pubblico. In base al progetto almeno il 50% del flusso di mobilità usufruirà del trasporto pubblico. Abbiamo a che fare con metropolitana, ponti, ecc. Voglio solo darvi alcuni piccoli spunti come esempi. Verrà costruito un ponte ciclo pedonale per collegare la Magliana e sui calcoli possibili si potrebbe passare dai 35 minuti ai 23 a piedi. Un altro tema rilevante ha a che fare con iil rischio ambientale, il rischio idraulico. A seguito di questo è possibile misurare i costi risparmiati a seguito di una esondazione del fosso di Vallerano e i calcoli che abbiamo potuto fare dicono che i risparmi sarebbero di circa 50 milioni. La prevenzione degli incedi è difficile per noi pensarlo, ma l’area di Roma ha una incidenza di incendi per km quadrato di gran lunga superiore al Lazio e all’Italia. Nel 2015 gli interventi annuali per 10 km quadrati sono a Roma il doppio del Lazio, superiore tre volte alle altre parti di Italia. E’ possibile misurare gli effetti sulle vite umane ma preferisco non farlo in questa sede perché è particolarmente difficile e da trattare con grande cautela”.
11.28 Interviene il Presidente di “Euronova” Luca Parnasi: “Da imprenditore e cittadino romano sono orgoglioso di questa sfida, partita 4 anni fa. Per Roma non è solo un passo in avanti, ma un vero e proprio balzo nel futuro. Altre capitali lo hanno vissuto già. Siamo nella casa dell’Architettura, ma ringrazio anche gli altri studi che ci hanno aiutato in questa splendida avventura. Come imprenditore questa città meriterebbe un progetto all’avanguardia come questo. Il progetto ha pochi esempi simili in Italia, ci sarà un Business Park che potrà accogliere più di 20.000 lavoratori. Questa è un’occasione per rilanciare l’immagine della città, che è sempre stata coinvolta in ogni passaggio. Non abbiate paura, Roma merita un cambiamento”.
11.25 In sala arriva anche il numero 24 Alessandro Florenzi e viene applaudita la sua entrata…
11.15 Anche il Direttore Generale della Roma, Mauro Baldissoni, interviene: “La necessità e l’opportunità di avere una nuova infrastruttura sia divenuto un tema di dibattito quotidiano. Ci sono altri progetti in corso di realizzazione, tipo Cagliari, Frosinone e Pescara, questo perché è diventato fondamentale essere in condizione di costruire una struttura moderna per i canoni internazionali al proprio pubblico. Sarà una struttura in grado di pianificare i ricavi in linea con quelli internazionali. Immaginate che in un mondo di multisala, avere una vecchia sala con i sedili reclinabili e senza dolby non potrebbe competere al giorno d’oggi. I ricavi odierni nel mondo del calcio possono essere riconducibili a tre voci: commerciali, biglietteria e diritti tv. In Italia, rispetto ad altri paesi, questo mix di ricavi è sbilanciato verso quelli tv e c’è l’esigenza di poter sopravvivere come calcio e quindi la gente deve tornare allo stadio. Una nuova struttura ha un impatto sui diritti tv. La Premier League è la lega più comprata al mondo, tra Atalanta-Sassuolo e Stoke City-Sunderland, pensiamo che il match italiano ha più contenuti tecnici, ma il pubblico internazionale sceglierà sempre il match inglese, perché ha una struttura idonea e adatta alla struttura televisiva e ciò non riusciamo a riprodurlo”.
“C’è un’esigenza di sistema colta dal legislatore con la legge Del Rio, proprio al fine di facilitare la costruzione di nuove infrastrutture. Il calcio è un’industria in crescita, è anticongiunturale perché fa parte dell’intrattenimento. Noi confidiamo che sia un successo, dobbiamo spendere qualche parola perché si sia scelto Tor di Valle. Io mi porto dietro una grande cartina che farà storia. Sono stati fatti degli annunci pubblici per dei terreni idonei per lo stadio e ne abbiamo ricevuti più di 100 e ne rimasero 82, dal comune di Bracciano a quello di Fiumicino. All’epoca ci rivolgemmo alla giunta Alemanno per capire quale criticità non poteva andare, ci dissero che le prime tre aree erano idonee. Arrivò Marino e i loro commenti fu fortunatamente lo stesso. Delle tre aree compatibili, una era però troppo piccola, noi scegliemmo l’area più grande. Una volta scelta tale area con l’approvazione del Comune, sono stati per anni al lavoro, e ci sono ancora, 500 professionisti. Abbiamo diversi professionisti come Libeskind e altri, ci deve essere una condivisione del progetto stadio e chi lo va a raccogliere. Noi non pensiamo allo stadio come stadio solo, ci saranno posti a sedere da 52.500 sino a 60.000, ospiteremo concerti e altri eventi, magari finali. La Curva Sud potrebbe diventare un teatro, essendo separata dallo stadio stesso, ci sarà un centro congressi. Deve diventare, insomma, un cuore pulsante della città in modo da competere con tutto il Sud Europa. Gli stadi di Juventus e Bayern Monaco hanno avuto ricavi del 100%, noi ci aspettiamo più o meno lo stesso. Grazie””.
11.10 Saluta anche Gandini: “Buongiorno a tutti. Per me è un grandissimo onore essere su questo palco, perdonerete una piccola emozione a rappresentare una grande realtà come la Roma e un progetto come quello dello stadio. E’ uno studio che serve a analizzare le ripercussioni economiche e sociali di questo progetto. E’ stato molto importante scegliere la Sapienza, una delle università più importanti di Italia e di Europa. Era importante avere dati e strumenti per sapere quale può essere l’impatto che può portare un progetto come questo, anche da un punto di vista della mobilità, del verde pubblico che avrà un grande spazio in questo progetto”.
11.00 – Inizia la conferenza con il saluto del Presidente dell’Ordine degli Architetti: “Ascolterò con grande interesse i dati. Come presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma, e mi rivolgo a tutti loro, non posso che mostrarmi fortemente interessato a questo progetto e a tutti gli interventi legati al miglioramento della nostra cittadinanza. Ho letto un articolo sul giornale, dove ho letto che ci sono voluto 20 anni per costruire la Via Prenestina, come il Canale di Panama e ciò non possibile. Ci devo essere tempi precisi nell’interesse pubblico. Ci confrontiamo sempre con le opere incompiute. Eccomi qui a ribadire la necessità nel procedere e costruire grandi opere, vogliamo tempi certi. Siamo assolutamente favorevoli a tutte quelle opere per i cittadini, che possano rappresentare Roma con orgoglio. L’architettura del nuovo stadio è un omaggio alla complessa storia di Roma, sia moderno e innovativo, esteticamente vicina all’estetica italiana. Fungerà per un progetto di sviluppo ampio e a uso privata. Grazie”.
Sarà presente all’Università “La Sapienza” alla presentazione dello studio di “impatto economico e sociale” del progetto dello Stadio della Roma a Tor di Valle presso l’Acquario Romano, vicino alla stazione Termini. Sono attesi per la Roma anche Baldissoni, Gandini e Luca Parnasi.
Lo stesso è presentato presentato dal Preside della Facoltà Giuseppe Ciccarone e dal team di docenti e riporta numerose informazioni di carattere economico relative agli effetti positivi che il progetto Stadio della Roma.
#StadiodellaRoma: alle 11, presso l’Acquario Romano, presentazione dello Studio di Impatto Economico e Sociale. Presente anche #Florenzi pic.twitter.com/BpSdDy6M2u
— AS Roma (@OfficialASRoma) 14 novembre 2016