Tre settimane di allenamenti e cinque amichevoli per entrare nella testa dei giocatori. Paulo Fonseca ha iniziato con il piede schiacciato sull’acceleratore la sua avventura da allenatore romanista, strappando subito consensi dentro Trigoria. Vista la storia recente del club – dal post Capello sedici allenatori diversi in altrettanti anni contando due volte a testa Spalletti e Ranieri – è il caso di andarci con i piedi di piombo, ma dal cuore dello spogliatoio emergono messaggi incoraggianti.
Dopo pochi giorni di lavoro sotto la guida del portoghese, uno dei giocatori più esperti della rosa si è espresso senza mezzi termini: «Fonseca ha tutto per allenare un grande club, fra tre anni se lo prenderà il Real Madrid». Sensazioni a caldo, i classici pensieri che si possono avere dopo l’impatto con il nuovo tecnico, per giunta se si è reduci da un’annata nera come quella passata dai giallorossi.
Ma si il buongiorno si vede dal mattino… la Roma sembra essere finita in buone mani, anche per quanto riguarda le intenzioni del portoghese di voler incidere nelle scelte di mercato insieme al ds Petrachi, che apprezza l’opera di convincimento fatta sui nuovi acquisti, persuasi con numerose telefonate. Un’altra conferma ce la dà un calciatore incontrato per caso mentre partiva per i due giorni di vacanza concessi dall’allenatore.
«Fonceca è un grande allenatore, ha le idee chiare e mi ha impressionato. Sono convinto che possa fare molto bene. Rispetto a Di Francesco preferisce la gestione del pallone piuttosto che la costante ricerca di un gioco in verticale, con i lanci continui in avanti».
Possesso palla, costruzione del gioco dal «basso», pressing immediato per la riconquista soprattutto coraggio e grande intensità: questi i concetti su cui ha battuto forte il tasto il tecnico ex Shakhtar nei primi allenamenti e nelle partite giocate finora con avversari modesti (trentasei gol segnati e due reti subite).
Da parte dello staff filtra soddisfazione per questi giorni di lavoro a Trigoria: i giocatori sono lontani dall’applicazione ideale delle nuove metodologie, in particolare a livello fisico nella fase di recupero palla nella metà campo avversaria, ma Fonseca e i suoi apprezzano lo spirito con cui si sta allenando la squadra, smaniosa di soddisfare il tecnico.
Il livello si alzerà gradualmente d’ora in poi e i test saranno più probanti: contro il Perugia mercoledì, il 3 agosto c’è il Lille, il 7 ancora l’Athletic Bilbao a Perugia e l’11 il Real Madrid all’Olimpico. Un crescendo del tasso di difficoltà per ottenere risposte più attendibili sulla Roma in cantiere (mercato incluso) di Fonseca, che sta conquistando pian piano la fiducia del gruppo ma una sola ricetta per convincere tutti. Quella di sempre: vincere quando si farà sul serio.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora