(SKY) La squadra oggi era ben messa in campo. E’ contento? “Beh sì dopo solo una settimana di allenamento i ragazzi hanno giocato bene. Finché fai le cose tra di noi non ha il responso dell’avversari. La Roma è una buonissima squadra, gioca molto bene e tiene un gran possesso palla. Quello che ci interessava era non farli entrare centralmente perché sono molto bravi a sviluppare lì il loro gioco”.
La Roma infatti non è mai entrata… “Siamo stati molto bravi a portarli sempre sugli esterni. Dovevamo ripartire in un’altra maniera, ma come prima cosa i ragazzi hanno dato tutto ed era quello che avevo chiesto”.
Questa squadra fatica a trovare i temi offensivi, dove gli andrà a cercare? “Intanto fatemi conoscere tutti i giocatori e poi troveremo i temi offensivi e chi è proposto a fare gol”.
Oggi hai messo in campo una squadra perfetta, avete fatto una partita per ripartire. Sei una vecchia volpe…
Se mi chiamavi vecchia volpe a Firenze mi faceva piacere, adesso no (ride, ndr).
Oggi eri molto emozionato… “Non mi è sembrato di essere commosso. Voi mi vedete sempre commosso, forse mi sto rincoglionendo”.
Quagliarella ha perso un po’ il sorriso mentre Bertolacci ha dato tutto… “Ad Andrea gli avevo chiesto di giocare finché poteva, poi l’avrei cambiato. Avevo Ekdal, che è un altro buon giocatore. L’avevo avuto giovane alla Juventus. Era rientrato dalla nazionale veramente stanco e allora ho optato per questo duo di esperienza e gioventù. Sono rimasto soddisfatto. All’inizio volevo Bertolacci un pochino più avanti proprio per aiutare e supportare Quagliarella, però erano troppi i trequartisti della Roma che ci si infilavano dietro e allora gli ho chiesto di restare un pochino più in protezione perché altrimenti c’era troppo spazio tra il centrocampo e la linea della nostra difesa”.
Quanto è più difficile lavorare in una situazione precaria di classifica? “Guarda io ne ho passate tante, però è più importante il campo. Io ed i giocatori dobbiamo tirarci fuori da tutte queste diatribe e chiacchiere. Dobbiamo pensare soltanto alla Sampdoria, andare in campo e fare il nostro lavoro. Tutto il resto a noi non ci deve interessare. Mi farebbe piacere che ci fosse una coesione, perché in questo momento abbiamo bisogno di tutti. I tifosi ci sono stati dietro, ci hanno soffiato ed incoraggiato e per noi questo è stato importante”.
(CONFERENZA STAMPA)
Punto del buon senso e dell’applicazione? “Dopo sei giorni di lavoro mi ritengo molto soddisfatto. La Roma fa molto possesso palla e, dalle statistiche, tira molto in porta. Ho chiesto ai ragazzi di fare la prestazione e il risultato poi sarebbe arrivato. Ci siamo andati vicino ma non ci siamo riusciti. Sono soddisfatto dell’incoraggiamento dei tifosi”.
Qualcosa da recriminare? “Da recriminare no. Quando vedi che i ragazzi danno tutto e il portiere avversario fa due interventi, va bene così. Quagliarella avete visto quanto ha corso e quanto si è dato da fare per la squadra. Io sono contento di questo. In cinque allenamenti non è che potessi fare chissà cosa. Mi sono applicato sotto l’aspetto fisico, alla pressione a morire in ogni allenamento e ho fatto un solo allenamento tattico. Ho detto poi ai ragazzi di giocare come sanno, di giocare per la gioia e io sono soddisfatto. I ragazzi si sono impegnati sotto l’aspetto difensivo e offensivo. Certo ci sono delle cose dal limare ma non si può fare tutto e subito”.
Bertolacci? “Nelle partite a pressione che abbiamo fatto ho visto che era il più assatanato. Quando è rientrato Ekdal era veramente stanco e quindi ho deciso di partire con Bertolacci”.
Possono giocare insieme Ekdal e Bertolacci? “Certo perchè Ekdal può giocare in fase difensiva e Bertolacci può giocare a ridosso degli attaccanti”.
La contestazione a Ferrero? “A noi interessa solo il prato verde e fare il nostro lavoro. Tutto il resto non ci deve interessare. I tifosi sono stati meravigliosi, ci sono stati vicini e hanno apprezzato la prestazione”.
La Roma? “Si vede che è una filosofia differente. Noi siamo stati bravi a farli entrare centralmente. Senza Pellegrini e Dzeko perdono molto. Lorenzo è il giocatore ideale per Fonseca fra le linee. Ma a questo penseremo al ritorno”.
Gabbiadini? “Per me era importante l’impegno e la prestazione: non mi ha deluso. È chiaro che da lui ci si aspetta il tiro e il colpo. Ma la squadra non sta con tutte le stelle dalla loro parte. Servono anche i risultati affinché i ragazzi riprendano il modo di giocare come sanno”.
Ritiene che il 4-4-2 sia la strada maestra? “Non so quale sia la strada maestra. Ormai la strada maestra è cambiare filosofia. Inizialmente pensavo di iniziare a rombo poi ho visto la partita della Roma col Cagliari e ho cambiato idea”.
Squadra cambiata a livello caratteriale? “A me piace questo. Io sono un allenatore caratteriale però tu non puoi dare carattere a chi non ne ha. Questi ragazzi invece hanno spirito di sacrificio. Sono soddisfatto della prova”.
FONTE: Sky Sport