Su la testa, almeno per salvare un posto in Europa League. La Roma di Fonseca ritrova i tre punti contro un Parma che si è svegliato solo nel finale e deve ringraziare le prodezze dei suoi uomini più in forma: Mkhitaryan e Veretout. L’armeno ha realizzato l’ottava perla della sua stagione (su assist di un Bruno Peres finalmente positivo) pareggiando il vantaggio iniziale di Kucka su rigore provocato su Cornelius da Cristante schierato difensore centrale visto l’infortunio di Smalling. Nel secondo tempo a chiudere i giochi ecco il missile da fuori area del francese dopo una serie di tentativi tra cui il palo colpito dalla distanza da Pellegrini.
Sembrava l’ennesima notte horror per una Roma costretta a difendersi dal doppio assalto di Napoli e Milan e che ha puntato ancora sulla difesa a 3 per limitare i danni. Il gol iniziale di Kucka sembrava la mazzata che poteva abbattere una squadra in piena crisi. Invece la Roma ha ritrovato orgoglio andando a mettere le tende nella metà campo del Parma e legittimando una vittoria che ha rischiato di essere rovinata da un mani dubbio di Mancini in area a 20′ dalla fine. L’arbitro Fabbri ha rivisto al Var decretando però il tocco di spalla.
Una decisione che ha fatto infuriare il Parma tanto da provocare il silenzio stampa di D’Aversa. «Parlo io per evitare squalifiche, abbiamo rasentato il ridicolo con quella decisione. Ora basta, non accettiamo più questi comportamenti», ha tuonato il club manager Lucarelli. Un episodio chiave così come pesanti potevano essere i gravi errori sotto porto di Villar e Perez nel finale di una partita che ha visto tra i protagonisti pure Zaniolo.
Fonseca rifiata e al momento mette al sicuro la panchina incrinata da un 2020 comunque negativo: «Era importante vincere bene e lo abbiamo fatto. I ragazzi hanno risposto a questo momento negativo. Sono soddisfatto, ma potevamo segnare molto di più. Più tranquillo? Sì, sorrido di più questa volta». E’ d’accordo Veretout: «Siamo ripartiti col piede giusto, ora non fermiamoci».
Sabato c’è un Brescia abbattuto dopo la sconfitta di Torino (mancheranno Cristante e Mkhitaryan squalificati). I motivi per tornare a sorridere ci sono, anche se è troppo tardi per la Champions. Menzione per i veri brividi della serata che sono arrivati prima della partita. Quando le note immortali del Maestro Morricone hanno accompagnato le squadre in campo nel silenzio di uno stadio spettrale. Chapeau. Un po’ meno per il mancato rinnovo a Sebino Nela come responsabile della squadra femminile.
FONTE: Leggo – F. Balzani