Ribery?
“Franck come Pezzella, Borja e Callejon è un ragazzo importante per noi e vederlo in campo invece che in infermeria fa cambiare tutto: la squadra acquista personalità e fiducia con loro. In queste prime partite non lo abbiamo avuto in buone condizioni e ciò è stato penalizzante, ma guardiamo avanti. Abbiamo perso qualche giocatore importante per strada, alcuni giocatori sono arrivati a fine mercato e in un’annata come questa così strana è chiaro che per trovare la condizione ottimale serve tempo. Abbiamo margini di miglioramento e dobbiamo continuare a lavorare insieme”.
Dzeko? “Edin è un giocatore fondamentale nell’economia della Roma perché fa tanti gol e sa far fare le reti ai compagni. La Roma è una squadra forte, dovremo fare una grande prestazione”.
La difesa? “La perdita di Pezzella e la presenza di tanti giocatori in Nazionale ci hanno messo sotto pressione: abbiamo fatto errori episodici e banali in alcune circostanze, è vero. Non poter lavorare sul campo con continuità non ci ha permesso di migliorare alcuni aspetti. Per questo abbiamo pagato dazio. Abbiamo aggiunto al reparto arretrato ragazzi con la carta d’identità molto giovane. Martinez Quarta sta cercando di inserirsi e spero che lo faccia velocemente: speriamo che recepisca in fretta quello che dobbiamo fare sul campo”.
Callejon? “Quando abbiamo saputo che Chiesa poteva andar via ho chiesto alla società di prendermi Callejon perché può ricoprire tante posizioni e ci dà variabili tattiche. Sicuramente ci darà una mano. Io sento molto parlare di modulo, abbiamo fatto 2 gol a partita, creiamo sempre tante occasioni per cui non vedo cosa ci sia da preoccuparci per quanto riguarda la fase offensiva. Siamo andati anche in gol con tanti giocatori. Dobbiamo mantenere alto questo rendimento, quello che va migliorato è l’attenzione difensiva. Callejon è un giocatore al quale va accorciato il campo: non può fare la fascia perché ancora non è in condizione di farla. Oggi Josè si sente più attaccante perché ci dà una qualità in fase offensiva migliore ed ha un tasso di errore minimo. Per ora dobbiamo valutarlo in attacco, poi da qui a un mese appena la condizione migliorerà penseremo ad altre soluzioni. Per ora valutiamo passo dopo passo. Non è vero che Callejon non può giocare dove è adesso: ha già giocato lì, è nato in quella posizione. Pensate a come Mertens è esploso facendo l’attaccante… Oggi, ripeto, per la condizione non ottimale di Josè deve stare in attacco”.
Gerarchia in attacco? “Sto valutando tante soluzioni, anche una coppia d’attacco leggera formata da Ribery e Callejon: dobbiamo aspettare che i giovani migliorino ma non è da scartare anche un attacco con fantasia, velocità e imprevedibilità formata dal numero 7 e dal 77. Può essere una variante tattica anche quella”.
Rimonte subite? “Ci sono momenti in una stagione in cui nel campo non sempre riesce tutto perfetto. In questa fase abbiamo subito una rimonta, come quella di Milano, che ci ha lasciato un po’ di scorie mentre con lo Spezia è stato tutto più casuale. Ci sta che qualche scoria ci sia rimasta addosso. Adesso dobbiamo superare questo problema mentale che ci fa avere timore quando prendiamo gol: dobbiamo sempre avere un atteggiamento propositivo ed essere sempre più alti. Accusiamo un po’ troppo alcuni episodi, dobbiamo lavorare per superare questo ostacolo per cercare di avere una squadra sempre con la medesima intensità. L’importante è sempre andare in vantaggio di 2 gol… così per noi è più facile gestire questo vantaggio”.
Duncan? “Io valuto tutti i giocatori della mia squadra: Alfred sta facendo bene ma per ora abbiamo scelto la strada di una qualità alta a centrocampo, con Castrovilli e Bonaventura, per attaccare meglio la metà campo avversaria ed essere più pericolosi. Questo ci ha portato dei vantaggi ma questo ci ha tolto qualcosa dietro. Dobbiamo continuare a lavorare sopra i nostri difetti e presto le nostre sbavature andranno via. La scelta di certi giocatori spesso viene fatta per essere più imprevedibili”.
La Roma? “La Roma è una squadra ancora più forte dello scorso anno: ha anche tutti i giocatori disponibili. Per questo sarà una gara pericolosa. In difesa si è rinforzata ulteriormente. Servirà una grande partita a livello di concentrazione, non dobbiamo assolutamente perdere la nostra propensione a far gol. Se non giochiamo con personalità non puoi pensare di uscir fuori dall’Olimpico con punti. Servirà convinzione”.
Incidenti a Firenze? “Mi dispiace molto, sono molto legato a Firenze. Noi parliamo di calcio ma oltre il pallone c’è la vita delle persone, che ora è piena di tensioni e paure. Pensare che potremmo di nuovo chiuderci in casa fa aumentare la tensione nelle persone che non vedono la luce ma solo il buio. Le forze politiche dovranno dare una risposta su come risolvere queste problematiche. Il COVID-19ha stravolto tutta la nostra vita, la gente va e viene, ci fermiamo sempre nel calcio quando c’è un positivo. E queste problematiche ci sono tanto nel calcio quanto nella vita normale”.
Che Fiorentina vedremo domani? “Voglio vedere la stessa squadra di Milano, senza gli errori che abbiamo fatto alcune volte. Voglio una Fiorentina che se la vada a giocare cercando di fare il meglio possibile”.
FONTE: fiorenzieviola.it