Un’ora di sofferenza, sottomissione, fatica, lì dietro costretta alle corde. Poi un finale in crescendo nel quale riacciuffa un punto e sfiora il colpaccio: che forse, oggettivamente, sarebbe stato troppo. È la Roma uscita miracolosamente quasi indenne dalla sfida dell’Olimpico contro l’Atalanta caterpillar di Gasperini, perché dopo quanto visto contro il Torino il pronostico era sicuramente un altro e in molti temevano il peggio.
E così non è stato solo per l’imperizia dell’attacco nerazzurro che tritai giallorossi per buona parte di gara, va in vantaggio con Malinovski, poi sbaglia molto sotto porta, trova un Pau Lopez in serata e nella ripresa a mezz’ora dalla fine sbaglia con Muriel il gol che avrebbe chiuso definitivamente i giochi. Lì gira la partita, perché sette minuti dopo arriva il secondo giallo (e quindi il rosso) per Gosens che lascia i bergamaschi in dieci e rianima la Roma.
Gli ultimi venticinque minuti trasmettono un’altra partita nella quale la Roma con l’uomo in più e rinsavita mentalmente, prova e riesce a raddrizzarla. La firma ce la mette Cristante uno dei tanti ex di turno, ma poi Gollini fa il fenomeno rispondendo a quanto fatto in avvio dal collega spagnolo e sbarrando la strada a Dzeko prima e Carles Perez poi. Finisce così, 1-1 e tutti a casa.
Un punto che a questa Roma, comunque settima, va benissimo, visti i precedenti che non hanno mai visto i giallorossi vincere contro l’Atalanta negli ultimi sette scontri diretti: qualcosa vorrà pur dire no!? Ma soprattutto vanno benissimo visto il periodo, perché in questo girone di ritorno la Roma ha fatto gli stessi punti di Bologna e Udinese (solo diciotto in dodici partite, media terrificante) che viaggiano nella colonna destra della classifica, ritrovandosi non solo fuori dalla Champions ma anche con l’Europa League a rischio.
L’unica speranza per Fonseca è che questo punto possa essere di stimolo morale ai giallorossi in vista della partita, anzi delle due partite, che più contano: a questo punto sarebbe giusto dire le uniche. Quelle con il Manchester in programma giovedì prossimo in Inghilterra e il 6 maggio all’Olimpico. Ma prima la trasferta a Cagliari che non sarà per niente semplice visto il maledetto bisogno di punti dei sardi impelagati nella lotta retrocessione. Perché il campionato non si ferma e i giallorossi hanno ancora qualche piccola chance per sperare in qualcosa. A questo punto della stagione, sempre meglio di niente.
FONTE: Il Tempo – T. Carmellini