Roma, Napoli e Milan si sono già portate avanti in campionato: sapranno reggere il ritmo per tutta la stagione?
“Siamo solo alle primissime giornate, è ancora tutto in alto mare. La Juve stessa, che ha avuto una partenza lenta, arriverà. Roma e Napoli possono fare benissimo”.
Lo scatto di Mourinho è già un’immagine cult: Roma ha un nuovo riferimento? “La notizia intanto è che abbia scelto la Roma. E’ un allenatore duttile, che ha vinto tantissimo, ha fascino. Indubbiamente è un grande personaggio e per la squadra in grandissimo motivatore. E’ sempre stato e resta un valore aggiunto: sia in campo che nella gestione del gruppo”.
E’ riuscito a sorprenderla in qualche aspetto particolare? “Nella capacità di entrare in sintonia con l’ambiente, subito. Si mette davanti a tutti, fa da parafulmine, una capacità che in una città come Roma può risultare determinante”.
Un aggettivo che utilizzerebbe per il nuovo Zaniolo? “E’ giovane e torna dopo due gravi infortuni. Tutti ci auguriamo che diventi un campione ma deve ancora dimostrare tutto. Per tutto quello che gli è capitato deve a maggior ragione “aiutarsi” di più, allenandosi e lavorando sodo. Crescendo si matura, lui deve farlo anche da un punto di vista caratteriale e professionale, si circondi di persone che lo aiutino. Quello che succede fuori dal campo a Roma è fondamentale: viene davanti a tutto. Lui ha grandissime prospettive e può certamente fare una grande carriera: ragioniamoci tra dieci anni per vedere che livello avrà raggiunto”.
Anche Abraham ha avuto un ottimo impatto: impressioni? “E’ un giocatore di livello internazionale, arriva dal Chelsea. E’ giovane, ha i colpi che a Roma non si vedevano da un po’ e che hanno entusiasmato i tifosi. E’ bravo tecnicamente ed è un tipo che lotta, sono certo che farà bene”.
Dovesse scommettere, questo sarà l’anno di? “Spero di Lorenzo Pellegrini. Roma e la Roma capiscano il valore di questo ragazzo: è veramente forte e ha tutte le doti morali che servono per essere leader. Sa comportarsi, sa stare al suo posto, è umile. E’ un degno capitano”.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Gozzini