DAZN Era programmato vedere una Roma così bassa?
“Non molto, però l’idea era quella. I due difensori centrali si allargavano tanto e non è facile per noi pressarli, dovevamo aspettare l’uscita di Mkhitaryan, di Perez e fare un blocco più basso. Sappiamo che loro sono forti fisicamente e in difesa, ma noi abbiamo il fisico di Zaniolo e Abraham, poi Mkhitaryan ed El Shaarawy. Mi piace tanto vincere così, mi fa più piacere di un 5-0 perché ho visto lo sforzo del gruppo. Cristante è out, Veretout squalificato, Pellegrini si è fatto male ma Diawara ha fatto una partita equilibrata, Mkhitaryan è stato assurdo, Perez ha fatto un lavoro incredibile in una posizione non sua. Sono contento”.
La chiave tattica? “Quando giochi contro una squadra che difende a uomo, se non hai mobilità è più facile per loro. Per noi è stato importante abbassare Zaniolo, Mkhitaryan che cambiava di lato con Perez, delle volte andava sulla fascia per creare una scelta in più. Se hai un uomo che ti pressa, puoi sbagliare. Era importante difendere bene perché il gol sarebbe arrivato. Abbiamo marcato bene, mi piace questo tipo di vittoria, abbiamo dominato contro il Genoa, contro lo Zorya mentre oggi è stata una partita diversa”.
Il feeling tra Zaniolo e Abraham? “Alcuni giovani stanno sempre insieme e si crea feeling. Il gruppo è fantastico, poi c’è un gruppo più piccolo fantastico anche quello. Zaniolo ha potenza fisica e tecnica, però sarebbe sbagliato non parlare di Borja Mayoral e di Felix che sono fantastici. Davanti abbiamo soluzioni, mentre ora abbiamo poche soluzioni a centrocampo, Pellegrini purtroppo starà fuori qualche settimana”.
Il ritorno di Smalling? “È un giocatore top con tanta esperienza, ma dobbiamo gestirlo per la sua storia degli infortuni. Siamo stati solidi, però posso dire che Karsdorp ha giocato bene come non mai, El Shaarawy pensavo fosse solo un giocatore offensivo, invece è un fantastico giocatore di panchina che può entrare e fare bene, ora trovo un giocatore che fa questo lavoro. Abbiamo avuto tante sconfitte, ma non ho mai avuto feeling negativo con loro, questa è la vittoria della squadra, di Diawara che non gioca mai, di Perez che gioca poco, di Mkhitaryan che è stato ammazzato dai giornali, è la vittoria della gente. Ci sono squadre top avanti e dietro a noi, però mercoledì abbraccerò il mio amico Sinisa Mihajlovic e sarà una partita difficile”.
Tra sei giorni c’è Roma-Inter. “Preferisco non pensarci, ora c’è il Bologna poi mi preparerò emozionalmente alla sfida contro l’Inter, in quella squadra c’è la mia storia”.
CONFERENZA STAMPA Fase difensiva, 3 gare senza prendere gol.
“Tre squadre di qualità nelle ultime partite. Penso che tu hai ragione, siamo partiti da una base difensiva solida. Abbiamo abbassato il blocco un po’, difficile pressare alto il Torino e ci siamo abbassati. Con uno sforzo tremendo di tutti i giocatori. Quando parlo di tutti, parlo di Tammy, di Zaniolo che come attaccante a volte si nasconde da questo lavoro duro, oggi no. Una squadra solida, compatta, qualche pericolo, sono contento perché sono 3 punti importanti contro una squadra dura da battere”
Questa è la vittoria della svolta? Rigore Abraham? “Celebrare una vittoria sì, celebrare il 4-0 contro lo Zorya no. Vittoria di oggi sì, perché è una vittoria di squadra senza Cristante, Veretout, Pellegrini, una squadra che hanno giocato tutti i minuti in Serie A. La squadra ha trovato la soluzione, non io, loro si sono messi a disposizione di fare ruoli che non fanno mai. Kumbulla entra al 90′ solo per marcare Milinkovic-Savic e lo fa con il sorriso. È una squadra di bravi ragazzi. Non è la gara della svolta, arriverà sempre un momento in cui non vinceremo le partite. È un discorso di creazione di mentalità. Mi piace ogni tanto una vittoria così, con concentrazione. Loro hanno avuto 10 calci d’angolo, ma noi siamo stati sempre lì. Sui rigori Veretout era il primo, Pellegrini era il secondo e finalmente Tammy che aspettava questa opportunità da tanto tempo, poi gli hanno detto che ci fosse un fuorigioco di 10 minuti prima (ride, ndr). Se Veretout decide de vorrà del tempo non è un problema, se lui mi dice che vorrà calciare, li batterà lui”.
Ha pensato di far riposare alla fine Abraham o Zaniolo? La preparazione del match? “Sì, ci ho pensato, ma sono giocatori fisici e mi servivano sulle palle inattive. Felix o Borja Mayoral non hanno lo stesso fisico. I miei analisti sono molto bravi e uno di loro ha lavorato con me all’Inter e quando sono andato al Real Madrid è rimasto e poi è andato a lavorare con Juric. Per lui è stato molto facile aiutarmi a preparare la squadra perché conosce le squadre di Juric meglio di chiunque altro”.
Ha pensato di far riposare alla fine Abraham o Zaniolo? La preparazione del match… “Sì, ci ho pensato, ma sono giocatori fisici e mi servivano sulle palle inattive. Felix o Borja Mayoral non hanno lo stesso fisico. I miei analisti sono molto bravi e uno di loro ha lavorato con me all’Inter e quando sono andato al Real Madrid è rimasto e poi è andato a lavorare con Juric. Per lui è stato molto facile aiutarmi a preparare la squadra perché conosce le squadre di Juric meglio di chiunque altro”.
Questa è la strada giusta? “Noi abbiamo le nostre limitazioni, ma allo stesso tempo stiamo imparando a non piangere dei problemi e trasformarli in forza. Adesso torno a casa e piango per Pellegrini che starà out per qualche settimana. Da domani penserò alle soluzioni con i ragazzi che abbiamo. A parte il disastro contro il Bodo non ho mai avuto un feeling negativo. Adesso siamo quinti, vedremo a fine stagione dove saremo”.
ROMA TVQueste le vittorie che le piacciono di più?
“Certo, vincere 3 o 4-0 è più tranquillo, è meno stressante per il cuore. Ma queste vittorie fanno bene all’anima. Avevamo tanti problemi, le assenze di Cristante, Veretout, Pellegrini… Però siamo stati tutti uniti, anche chi ha giocato poco. Grande spirito, lavoro incredibile degli attaccanti, Kumbulla che è entrato solo per marcare Milinkovic-Savic e lo ha fatto con gioia, con il sorriso. Siamo molto felici. Vittoria molto difficile e molto importante”.
Vinta non solo con i nervi, ma anche con la concentrazione… “Assolutamente, non solo con l’anima. C’è stata organizzazione. Nel primo tempo abbiamo avuto più problemi rispetto al secondo. Creavano la superiorità sulla destra e per i nostri attaccanti era difficile aiutare. Abbiamo cambiato un po’la posizione di Perez e Mkhitaryan e così abbiamo giocato meglio. Ovviamente abbiamo giocato un po’anche con l’orologio e con i minuti, ma penso che siamo stati più vicini noi al 2-0 di quanto non lo siano stati loro all’1-1”.
FONTE: DAZN / Redazione Tuttoasroma – dall’inviato all’Olimpico R. Molinari / Roma TV