Ora sì, c’è la scelta. Grazie al mercato di gennaio, e ai “rinforzi arrivati presto”, José Mourinho può finalmente divertirsi con la sua Roma. Alla vigilia della centesima partita in Serie A, che festeggerà contro il Genoa, Mourinho ragionerà su diverse strategie di gioco.
A Empoli, prima della sosta, in panchina c’erano Veretout, Vina, Kumbulla, El Shaarawy, Felix, Shomurodov, sei giocatori che nel recente passato avevano trovato posto nella formazione titolare. E con il rientro di Lorenzo Pellegrini gli esclusi eccellenti aumenteranno. La Roma lascerà di volta in volta a riposo altre pedine importanti come Cristante o Ibanez.
Nella partita d’andata, decisa da Felix, Mourinho varò il 3-5-2 d’acciaio, con Mkhitaryan nella posizione di mezz’ala, Pellegrini pure interno e la coppa Abraham–Shomurodov di punta. Era per il periodo in cui Zaniolo non aveva trovato la sua dimensione. Il regista fu Veretout, che stavolta sarebbe sostituito da Sergio Oliveira. Ma esiste anche un piano B: la rinuncia iniziale a Mkhitaryan e la conferma di Cristante davanti alla difesa.
Se, invece, Mourinho dovesse tornare al 4-2-3-1, ipotesi assolutamente credibile, in panchina andrebbe Ibanez, con la cerniera centrale composta da Cristante e Sergio Oliveira e i quattro davanti davanti schierati simultaneamente, con buona pace di Zaniolo che partirebbe dalla posizione meno gradita di esterno d’attacco.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida