Risse, bugie, videotape. E un segno di colluttazione, evidente, sul mento di Nuno Santos, preparatore dei portieri della Roma. Nella notte di Bodø, la sconfitta della squadra di Mourinho ha fatto da prologo a una serata da far west. Diventata poi un giallo internazionale, con accuse da una parte e dall’altra.
Tutto accade nel corridoio che collega gli spogliatoi alla sala conferenze: dopo 90 minuti di gravi insulti verbali in campo, figli di ruggini delle gare precedenti, Mourinho e l’allenatore del Bodø, Knutsen, si trovano faccia a faccia. Lui e Nuno Santos continuano a dirsene di ogni, all’improvviso il norvegese colpisce il romanista: un pugno dritto sul viso.
Scoppia un parapiglia, qualcuno prova a dividerli, altri filmano coi cellulari. Interviene la polizia norvegese: venti agenti, ma se ne lavano le mani in fretta. La dirigenza della Roma però decide di restare tutta lì: un’ora col delegato Uefa a deporre per raccontare la propria verità, Nuno Santos mostra il segno del colpo sul mento.
Del Bodø/Glimt non si vede nessuno. Il tecnico Knutsen, in conferenza, parla delle offese ricevute in campo, nulla più. Ieri poi, quando il caso esplode, il club norvegese accusa: “La Roma bombarda i media di falsità, è manipolazione”. Per i norvegesi la storia è diversa: “Un video, di proprietà della Uefa, mostra l’attacco a Knutsen. Chiediamo che il pubblico abbia accesso alle immagini“.
Lo stesso Knutsen interviene: “lI preparatore dei portieri mi ha afferrato per il collo e spinto contro il muro, mi sono dovuto difendere“. L’indagine della Uefa è partita, ma a oggi il video, intorno a cui ruota l’intera vicenda, non è ancora agli atti: fino a ieri compariva solo il referto dell’arbitro Gozubuyuk, in cui la parola chiave è “aggressione”” La stessa usata da Lorenzo Pellegrini a fine gara. Ma giovedì è già Roma-Bodø e il caso rischia di infiammare la tensione anche tra tifosi.
FONTE: La Repubblica – M. Pinci
https://youtu.be/ob3iHWdoMQ8