È l’ultimo reduce dell’indimenticabile notte contro il Barcellona. E poco importa che all’epoca il 21enne Pellegrini fosse in panchina. Vivere certe emozioni ti arricchisce anche se resti a guardare. Tra l’altro soltanto per quei 90 minuti, dove tutto funzionò alla perfezione a tal punto che Di Francesco si limitò appena a due sostituzioni, tanto perfetta era la squadra quella sera.
Quattro anni dopo è diverso il contesto, il ruolo, la competizione, i compagni, l’appeal dell’avversario, non l’attesa. Perché Roma-Bodo Glimt di ora in ora si sta trasformando nella partita della stagione. Sarà per quanto accaduto all’andata una settimana fa (rissa nel post-gara) o per il clamoroso tonfo di fine ottobre, senza dimenticare che la Conference League potrebbe rivelarsi una scorciatoia per regalarsi un trofeo che manca ormai dal 2008.
Quale sia il motivo, il match con i norvegesi farà registrare un altro tutto esaurito con oltre 62mila presenze all’Olimpico. E l’eccitazione in città è palpabile. Frenesia, smania e voglia di rivalsa che non può non essere avvertita anche a Trigoria.
In primis da Lorenzo. È lui il volto della Roma in questa sfida. Lui a segnare l’illusorio gol del vantaggio in Norvegia e a denunciare quanto accaduto nel post-partita tra Knutsen e Nuno Santos. Sempre lui a lasciarsi sfuggire davanti ai microfoni di Sky una frase che lascia intendere come la squadra approccerà al ritorno: “Vogliamo sbatterli fuori“.
FONTE: Il Messaggero – S. Carina
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