Il sogno che diventa suggestione, la speranza che gli dà forma, spingendola a diventare realtà. C’è Tirana sullo sfondo, una finale ma soprattutto un trofeo da conquistare, un palcoscenico europeo a dare il via al ciclo di Josè Mourinho sulla panchina della Roma. Tiago Pinto e i Friedkin non hanno mai avuto dubbi: per uno Special One alla guida serve una squadra allo stesso modo Special. Ed ecco che, dalle impercettibili frequenze di radiomercato, da giorni viene accostato alla Roma un nome che fa tremare le gambe ai tifosi giallorossi: sì, quello di Paulo Dybala.
Giusto allora tratteggiare uno scenario che non è ancora una trattativa, cercando di non ignorare alcuni segnali che stanno arrivando e che, con alcuni incastri di un puzzle dai contorni da definire, possono portare in quella direzione. Partiamo dai fatti: Dybala lascerà la Juventus a giugno, a parametro zero. Metabolizzata la delusione per il mancato rinnovo, l’entourage della Joya non ha perso tempo, iniziando immediatamente a cercare la nuova squadra per l’attaccante.
Non è un mistero che il primo club a muoversi sia stato l’Inter di Marotta: il dirigente conosce bene Dybala, lo stima molto e sarebbe felice di portarlo a Milano in maglia nerazzurra. L’offerta è pronta, 6 milioni a stagione più bonus: la Roma potrebbe andare oltre. Al momento, però, il 10 bianconero ha in mente solo l’estero: la Premier (United), la Liga (Barcellona, Atletico Madrid), il Psg. Attende segnali che non sono ancora arrivati.
Ed ecco quindi che la Serie A potrebbe tornare di moda in casa Dybala. Il ragazzo, seppur onorato dell’interesse dell’Inter, non vorrebbe “tradire” la sua lunga militanza bianconera. Il Napoli resta alla finestra ma non si espone più di tanto. E la Roma? I Friedkin sognano di regalare a Mourinho un grande colpo, anche se gli indizi portano ad un centrocampista di livello internazionale.
Però attenzione, Dybala a parametro zero è una di quelle occasioni che passano una volta sola ed è giusto quindi ragionarci sopra. La Roma lo sta facendo, consigliata in questo senso da addetti ai lavori di spessore. Gli stessi che considerano la squadra giallorossa perfetta per il rilancio di Paulo: “È la piazza ideale per lui, con Abraham formerebbe una coppia fantastica e con Mourinho potrebbe fare il salto di qualità che a Torino gli è mancato“.
Il ruolo? Trequartista sulla linea di Pellegrini e alle spalle di Abraham nel 3-4-2-1. Per capire se il consiglio si trasformerà in qualcosa di più solido c’è bisogno di tempo. I grandi puzzle richiedono pazienza, anche delle pause a volte. Con orizzonti al momento diversi, quasi opposti, le parti studiano le possibili basi di un’intesa futura.
FONTE: La Repubblica – A. Di Carlo / G. Cardone
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