Dzeko sta migliorando molto, trovando anche con regolarità la porta…
“Per lui è anche importante per quello che ha passato ma le sue qualità sono indubbie. Ha qualità tecniche, fisicità, ha scelta. Bisogna che le completi da una caparbietà e una continuità di ricerca però partire con il piede giusto e avere questa voglia di riscatto che lui ha evidenziato quest’anno fin dal primo momento è importante. Anche l’anno scorso lui ha sempre voluto e cercato di dimostrare il suo valore anche dopo qualche scelta diversa da parte mia. Deve solo continuare a lavorare così perché sta facendo bene il suo lavoro”.
Da parte nostra, il dubbio principale in vista di Oporto sembrerebbe legato al portiere. E’ stato sciolto il dubbio ed è l’unico dubbio che si porterà appresso fino alla vigilia della Champions? “Lei mi sta chiedendo un titolare a 7 giorni dalla partita, è un po presto. Più che dire un titolare farei una riserva sicura e non è cosi. Quando si hanno due portieri di assoluto valore si guarda che momento stanno attraversando e di volta in volta si sceglie. Io vado avanti, li faccio lavorare e li valuto. In base a ciò che loro mi danno cerco di restituirgli. L’allenatore cerca sempre di ridare quello che uno si merita e cercherò di fare questo. Poi di dubbi ne ho anche altri, perché la Roma è una buona squadra e quando si ha a che fare con le buone squadre i dubbi ci sono. Sono presenti giocatori di valore e anche 2 nello stesso ruolo e li ho in più di una posizione. Sceglierò in questi giorni perché ne mancano ancora un po’”.
Dopo tutte queste amichevoli come sta Strootman? “Kevin ha bisogno di giocare, ha bisogno di un periodo di continuità e di partite vere per tornare al top. Per quello che era il timore nostro che nella continuità del lavoro avesse poi delle interruzioni non è successo, lui ha fatto tutto, è chiaro che poi quel pacchetto di partite vere lo metterà in condizione di ritrovare tutte le sue grandissime qualità come qualsiasi calciatore. Ha fatto tutta la preparazione ma l’anno scorso non ha quasi mai giocato. Come programma va tutto bene e siamo contenti così. Oggi non ho urlato per cui la squadra ha giocato meglio”.
Oggi Vainqueur ha disputato 90 minuti, un bel segnale di fiducia nei suoi confronti. Può essere un segnale per un giocatore che è sempre rimasto un po’ in sordina anche per le scelta del tecnico e se può essere durante la stagione un rinforzo giusto a centrocampo come mediano davanti la difesa…. “Sono d’accordo, per me è quel giocatore li da davanti la difesa perché lui ha quella forza nella riconquista della palle e nell’essere poi abbastanza ruvido quando non ha palla. Noi lo apprezziamo per le sue qualità però poi anche li dobbiamo fare delle scelte e abbiamo anche qualche altro. Bisogna vedere se lui ritrova quegli stimoli per volerci stare perché il posto deve guadagnarlo. A volta quando un calciatore l’hai fatto giocare poco anche per un anno poi secondo lo spazio che tu hai in mente di dargli è chiaro che il giocatore si ricarica le batterie per tentare di prendere la maglia da titolare. Ha giocato poco e non è facile promettergli che di sicuro c’è dentro, allora lui può fare scelte diverse perché un giocatore della sua età vuol giocare. La valutazione è di vedere un po’ la disponibilità che ha perché io un posto da titolare non posso prometterglielo perché in quel ruolo ho Paredes, De Rossi. Lui deve continuare a fare quello che sta facendo e deve migliorare un po’ nel trasferire più velocemente la palla, nell’intuizione della qualità dei passaggi nella fase di possesso, nella sveltezza. E poi sicuramente sarebbe più forte”.
Paredes è al centro di diverse voci di mercato, può affermare con certezza che rimarrà? “Vedo ogni tanto che mi mettete delle cose in bocca che non partono da me, questo non mi fa lavorare in maniera corretta con i giocatori. Paredes è un giocatore secondo noi forti, e che noi vogliamo usare. Però a volte in un mercato come questo sono i giocatori forti quelli che puoi usare per fare mercato per cui questo riguarda tutti e così anche come Higuain che il Napoli voleva tenere. Per cui non è detto che quello che sia il nostro pensiero sia assolutamente così perché poi ci sono anche tante altre cose e questo non riguarda solo Paredes. Per me è un buon giocatore e rimarrà alla Roma”.
Un mese di allenamento per Gerson, una sua valutazione e se è contento del fatto di come si sta allenamento e come si è inserito in squadra? “Si, molto contento. Gerson è uno di quelli che in questo momento è stato chiacchierato perché ieri l’ho ripreso due volte. Bisogna capire la finalità di queste partite qui e poi quello che diventa fondamentale è quello che hai fatto precedentemente a queste partite qui. Noi prima abbiamo lavorato, non abbiamo fatto scaricare i giocatori ma abbiamo fatto allenamento doppio per cui stasera arrivano meno brillanti. Io li faccio riposare domani perché gli allenamenti di queste partite hanno fatto arrivare in cima il carico di allenamento. Avessimo voluto fare bene queste partite io li facevo riposare prima come si fa normalmente allenamento ridotto prima. Si va a rifare gli allenamenti giusti, a ritoccare la velocità e vedrete che la velocità va fatta in maniera diversa. Ho chiesto a Gerson se voleva giocare oggi altri 10 minuti e mi ha detto sono affaticato. Nel computo delle tempistiche di un calciatore è un po’ affaticato perché non è abituato a lavorare così e l’ho richiamato per questo. E’ un calciatore che deve inserirsi in quello che è il nostro calcio, deve darsi un po’ di disponibilità per la fase difensiva perché è abituato a giocare con la palla sui piedi ed è meno interessato quando c’è da raspare. Secondo me è un centrocampista che ha qualità offensive ed è quello il suo ruolo, ma ha un passo dove gli si evidenzia meno spigolatura. Ha bisogno di un po’ di spazio anche se la palla la tocca bene e anticipa sempre le giocate ma in quel traffico li si mette un po’ più in difficoltà. Ma è un giocatore che noi teniamo in considerazione in base a quella che deve essere una completezza di rosa che la Roma ha come hanno tutte le altre grandi squadre del nostro campionato. Numericamente dobbiamo essere apposto per disputare le partite ravvicinate come in questo inizio, per cui bisogna avere qualche cambio importante come quelli che giocano, che siano stimolati uguali e che abbiamo la voglia di determinare in quel poco spazio concesso”.