Mourinho deve fare i conti con i soliti problemi del passato. Un attacco che segna pochissimo rispetto alle occasioni create e una lunga schiera di infortuni. Dall’inizio della stagione sono undici gli infortuni, ricadute incluse, di cui cinque di natura muscolare.
In pochi mesi Mourinho ha perso giocatori fondamentali, a cominciare da Wijnaldum che avrebbe dovuto dare una nuova impronta al centrocampo e al gioco della Roma. Ma l’olandese è ancora a Rotterdam con la gamba immobilizzata e non lo si rivedrà in campo prima del nuovo anno.
Gli ultimi due infortuni, quelli di Dybala e Pellegrini, preoccupano l’allenatore, che non sa se potrà contare su di loro per la partita del 1° ottobre a San Siro contro l’Inter. I giocatori sono dalla sua parte, lo seguono a occhi chiusi su tutto, non ci sono crepe nello spogliatoio come in altre squadre. La preparazione svolta in estate è stata molto spinta. L’allenatore l’ha programmata per una partenza lanciata, per arrivare nelle prime posizioni alla sosta di due mesi tra novembre e gennaio.
La situazione infortunati nella passata stagione era migliorata, anche grazie alle attenzioni che aveva riposto sulla questione Mourinho. Massima cura della prevenzione, allenamenti personalizzati, rigore nella dieta studiata da un nutrizionista e soprattutto una manutenzione dei campi di allenamento meticolosa, con un secondo manto erboso rifatto completamente dopo il primo che era stato ristrutturato completamente dai tempi di Fonseca. E un terzo che viene utilizzato a rotazione per “rigenerare” gli altri due.
Il club si relaziona anche con Sport e Salute per migliorare il terreno dell’Olimpico, che ultimamente ha evidenziato grandi criticità. Il campo è pieno di irregolarità e diventa pericoloso per i calciatori.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo