La sua prima volta con la fascia da capitano al braccio da titolare non se l’aspettava certo come è andata. Una brutta sconfitta contro il Sassuolo, la delusione di Chris Smalling che non è riuscito a trascinare i suoi verso la vittoria e il secondo posto. Ma anche la consapevolezza, dall’alto della sua esperienza, che niente è perduto e che questa settimana potrebbe spazzare via tutta l’amarezza per i sei punti persi tra la Cremonese e la squadra emiliana.
Ecco perché adesso che lascerà la fascia a Pellegrini (o Mancini), il difensore inglese vuole concentrarsi solo sul suo lavoro: difendere la porta di Rui Patricio e non subire gol. Fin qui Smalling è stato praticamente perfetto. Una stagione senza infortuni, con poche sbavature se non contro il Napoli (ma in pochi sono riusciti fin qui a fermare Osimhen) e tanto lavoro per la squadra.
Adesso la Real Sociedad per chiudere il discorso qualificazione e volare ai quarti di finale d’Europa League. Poi la Lazio, partita ancor più delicata e nella quale Smalling dovrà essere abile a chiudere ogni spazio e ad aiutare i suoi compagni di reparto per evitare errori individuali come quello di Ibañez nella sfida d’andata. Ma anche per cercare di aiutare la squadra in fase offensiva. Tre gol in questa stagione, Chris ora cerca il quarto per scalare posizioni in una speciale classifica sui gol di testa.
La Roma si gode il suo Smalling pilastro e spera di averlo anche la prossima stagione. Fin qui la trattativa è ancora aperta per il suo rinnovo di contratto: Chris chiede un biennale alle stesse cifre dell’attuale stipendio, la Roma ancora non ha alzato l’offerta ma le parti potrebbero venirsi incontro per arrivare alla fumata bianca voluta da tutti.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi
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