La Roma vince in rimonta grazie alla spinta dei tifosi. Entrambi nel recupero le reti che regalano ai giallorossi tre punti fondamentali per recuperare punti in classifica. Una delle motivazioni principali è stata la carica dell’Olimpico secondo Mourinho, che ha parlato di cuore e mentalità.
“È stato possibile solamente grazie alla connessione tra calciatori e tifosi – ha affermato nel post partita – ho allenato moltissime squadre, ma non ho mai visto un pubblico che ti trascina alla vittoria in questo modo. Non è normale un supporto del genere, soprattutto perché quando era-vamo sotto con il risultato hanno continuato a sostenerci, loro e la squadra hanno meritato questa vittoria importantissima”.
Un rischio controllato per il tecnico portoghese, che con i cambi ha deciso di inserire numerosi giocatori offensivi: “Negli ultimi 15 minuti eravamo sbilanciati, potevamo perdere per 3-2, abbiamo finito la gara con Belotti quinto di centrocampo e Kristensen braccetto in difesa, anche per-ché il Lecce sa far male grazie alla velocità degli attaccanti. Mi dispiace per Falcone – ha continuato – mi ha detto di essere romanista, ma quando gioca contro di noi gli si do-vrebbe dare il premio Yashin, perché para tutto”.
Mourinho ha poi svelato un retroscena sul calcio di rigore, parlando anche delle condizioni di Dybala: “Non ho mai pensato che potesse giocare 90 minuti, né io, né lui, né il dipartimento medico. È rimasto in campo per l’emozione e per la squadra, ma la sua condizione diceva altro. Dopo la partita gli ho detto che non volevo portarlo a Praga per farlo preparare alla prossima di campionato, ma lui mi ha ribadito di voler giocare. Non doveva calciare nessun rigore o punizione diretta, perché la sua forma fisica non glielo concedeva, per quello dagli undici metri è andato Lukaku. So che Romelu – ha ribadito lo Special One – è un ragazzo sensibile, e quando sbaglia il suo cuore soffre, quindi avere la possibilità di realizzare il gol vittoria è un bene per la squadra e per lui, potrà dormire sereno”.
Al termine della conferenza stampa Mourinho si è soffermato anche sul derby: “Mi aspetto la Lazio di sempre, un club con molta esperienza, come l’espulsione di Ibanez lo scorso anno, una squadra che sa gestire bene i momenti della gara”.
Al termine del match ha parlato anche Azmoun, autore del gol che ha iniziato la rimonta, il primo in Serie A. “Voglio dedicarlo alla mia famiglia – ha affermato l’iraniano – amo Roma, è una sensazione incredibile festeggiare davanti ai tifosi nei minuti di recupero”.
FONTE: Il Tempo – M. Cirulli