Con l’arrivo di De Rossi, Smalling si riaffaccia in campo, qualcuno storce il naso e fuori i cancelli di Trigoria trova chi lo insulta. Il giorno dopo pensa bene di chiarire un qualcosa che forse era meglio spiegare quando Mourinho faceva intendere come l’inglese non avesse troppe intenzioni di stringere i denti e che la sua soglia del dolore fosse molto bassa.
A De Rossi interessano poco le schermaglie tra l’inglese e lo Special One e si prende il lato positivo della vicenda: Chris è recuperabile nel breve-medio periodo e ha precisato che, oltre a non aver mai pensato di lasciare la Roma, non si è mai sottratto alle cure e ha assunto antidolorifici.
Anche Pellegrini vuole risorgere, ma ci deve mettere del suo; De Rossi lo stimola, lo aspetta, e può dargli sicuramente una mano. Il capitano deve ritrovare una condizione fisica accettabile e soprattutto deve essere libero psicologicamente. DDR ha il compito di rimetterlo a posto perché la Roma ha bisogno della qualità di Lorenzo, che ultimamente ha mostrato a intermittenza. Ora inizia la scalata verso il ruolo di capitano-titolare.
Togli la maglia della Roma dai social, poi la rimetti perché il nemico non c’è più. Con i social si fanno magie, si lanciano messaggi chiari, poi si rettifica, si smentisce se stessi e il mondo intero. Sanches precisa che in lui c’è solo la voglia di aiutare la squadra, ma la verità è che dopo i 18 minuti di Bologna ha solamente pensato di cambiare aria. Ora, anche in lui, con l’arrivo di De Rossi, qualcosa è cambiato. Il tecnico vuole metterlo alla prova e rilanciarlo. Per ora parte in seconda linea, ma l’allenatore è disposto a dargli una chance.
“Siamo a febbraio e ancora non parli italiano?”. De Rossi non ha risparmiato la battuta Kristensen. La stessa domanda l’ha fatta ad Abraham, ma la risposta è stata positiva. Karsdorp, invece, ha provato ad anticiparlo chiedendogli se avesse fatto progressi con l’inglese, ma Daniele ha riportato subito il discorso sull’italiano: “Lo parlo solo un po’”, le parole dell’esterno olandese. “Eri così grosso anche prima? Allora mi sono rimpicciolito io”, il siparietto tra De Rossi e Lukaku.
Chiariamolo subito: Spinazzola resta un cedibile. Ha il contratto in scadenza e la Roma vorrebbe monetizzare, poi c’è l’aspetto tecnico e De Rossi vuole vedere la sua reazione sul campo. Ha intenzione di regalargli la maglia da titolare e magari puntare su di lui fino alla fine della stagione. Spina ora si sente più motivato, è meno rassegnato e le parole di DDR gli hanno restituito il sorriso. Tutto il pacchetto degli esterni ha bisogno di essere rigenerato: da Karsdorp a Celik, fino a Kristensen e Zalewski. Discorso che non riguarda El Shaarawy, il quale tornerà in attacco.
FONTE: Il Messaggero