Si riparte da qui: “Quando le cose non vanno bene a Roma, è giusto che noi romani veniamo messi di fronte alle nostre responsabilità. Abbiamo tanti onori, ma anche oneri. Lorenzo lo sa. Si è comportato da leader, è tra i migliori calciatori italiani in circolazione“, il De Rossi dixit post-Verona. Senza scivolare nella retorica, Pellegrini è ripartito. Fischiato – più di tutti – prima della partita, applaudito – tra i pochi, nonostante la vittoria – al fischio finale con chiarimento annesso sotto la Curva Sud.
Ma quello che conta, più delle parole e degli umori dello stadio, è stato rivederlo al centro del gioco. Tanti palloni toccati, un gol, il via all’azione della rete di Lukaku, poi servito in altre due occasioni nella ripresa con filtranti che da tempo non gli riuscivano più. Con Daniele, siamo arrivati a cinque: Di Francesco, Ranieri, Fonseca, Mourinho e ora, appunto, De Rossi. Chiunque si alterni sulla panchina giallorossa, parte sempre da Pellegrini in campo. Della serie: o sbagliano tutti o realmente Lorenzo lo merita.
FONTE: Il Messaggero – S. Carina