Non sarà la prima volta che s’incontreranno da colleghi, domani sera all’Olimpico: perché Daniele De Rossi e Claudio Ranieri si ritrovano a distanza di un anno da quel Cagliari-Spal che, il 27 gennaio 2023, vide la vittoria per 2-1 dei sardi sugli estensi. Ne è passata di acqua sotto ai ponti, da allora, nonostante siano trascorsi soltanto 12 mesi: DDR, esonerato dalla Spal due settimane dopo quel ko in terra sarda, ora siede sulla panchina della sua squadra del cuore, chiamato a sostituire un mostro sacro come José Mourinho; e “Sor Claudio” (noi preferiremo sempre il romanesco “Sor” alla variante inglese “Sir”, e non certo per svilirlo, anzi), dopo una cavalcata che ha visto il Cagliari impegnato nei playoff, è riuscito a riportare i rossoblù in Serie A.
Domani avranno modo di affrontarsi di nuovo nello stadio che li ha visti combattere assieme tante battaglie: De Rossi al centro del campo, Ranieri a dare indicazioni dalla panchina. Del resto, il tecnico di San Saba è il terzo allenatore sotto la guida del quale DDR ha disputato più partite (74) nell’arco della sua carriera. Non solo: Ranieri, come Spalletti, ha allenato Daniele in due diverse parentesi. La prima tra il 2009 e il 2011, la seconda nel 2019, proprio in concomitanza degli ultimi mesi di De Rossi con la maglia giallorossa.
Quando, nel settembre 2009, prese il posto di Spalletti, Ranieri riuscì a ridare motivazioni a una squadra che sembrava ormai del tutto spenta. Pian piano, anche per merito di un De Rossi in stato di grazia (fu la sua stagione migliore a livello realizzativo, con 11 reti in 49 gare), i giallorossi risalirono la china e arrivarono a contendere lo Scudetto all’Inter di Mourinho. A inizio aprile, dopo aver recuperato 11 punti in tre mesi ai nerazzurri, ci fu il sorpasso, poi vanificato dalla scellerata sconfitta casalinga contro la Sampdoria il 25 aprile 2010. La Roma arrivò comunque seconda, ma la stagione seguente le cose si misero subito male: a febbraio, dopo un ko clamoroso col Genoa (da 3-0 a 3-4 nel giro di 30’), Ranieri si dimise, sostituito da Vincenzo Montella.
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FONTE: Il Romanista – L. Latini