Roma. In venti giorni, complice il calendario decisamente in discesa, attorno alla squadra giallorossa si respira un clima differente. Serenità, sorrisi e divertimento in campo. I calciatori ora sembrano godersi di più le partite e i risultati stanno dalla parte di De Rossi, nominato il 16 gennaio, e che in tre settimane ha portato una ventata d’aria fresca.
Nove punti in tre gare con otto gol segnati e due subiti. Il quinto posto in classifica a un solo punto dalla Champions (anche se l’Atalanta deve recuperare una partita, seppur contro l’Inter) e con le rivali più lontane (Lazio e Fiorentina su tutte). Ora però verrà il bello. La proprietà era conscia del fatto che davanti a sé Ddr avrebbe avuto un filotto di gare più che abbordabili, anche da questo deriva il tempismo della scelta dell’esonero di Mourinho.
Lui però, assieme alla squadra, ha rispettato le aspettative e ora si prepara ad affrontare i primi veri big match. Sabato all’Olimpico arriva l’Inter, poi il 15 febbraio si vola a Rotterdam per l’andata dei playoff col Feyenoord. Tre giorni dopo la trasferta a Frosinone per poi giocarsi l’accesso agli ottavi all’Olimpico con gli olandesi, chiude Roma-Torino il 26 febbraio. fine mese, perciò, le risposte vere.
Ma il nuovo allenatore ha già inciso molto nell’economia della squadra, ridando linfa vitale a molti protagonisti. Al centro della sua Roma c’è la qualità. Concetto che ha ribadito anche in conferenza stampa alla vigilia del match col Cagliari riferendosi alle caratteristiche dei nuovi acquisti. Per questo tra i migliori nei duecentosettanta minuti di De Rossi sulla panchina giallorossa ci sono i calciatori di qualità. Dybala e Pellegrini su tutti. Tre gol a testa per il capitano e per l’argentino, che sembrano rinati dall’avvento del neo tecnico.
Il numero sette ha trovato una forma probabilmente mai raggiunta in questo campionato, insieme a una vena realizzativa importante. Certamente c’è un nuovo spartito tattico a metterlo nelle condizioni di andare in gol, ma anche fisicamente e sulla tenuta atletica sembra un altro.
Anche la Joya appare finalmente ispirato. Non aveva cominciato benissimo contro il Verona (per stessa ammissione di De Rossi: «lo abbiamo costretto a rincorrere troppo il loro terzino»), ma poi a Salerno e col Cagliari sono arrivati tre gol e giocate illuminanti. Loro le punte di diamante, attorno alle quali girano altri calciatori di qualità come El Shaarawy, Paredes e gli ultimi arrivati Angelino (che ha già lasciato intravedere l’ottimo piede e il buon passo) e Baldanzi dalla panchina.
Tra pochi giorni il faccia a faccia con la capolista, ma la nuova Roma viaggia alta sulle ali dell’entusiasmo e non sembra aver intenzione di scendere.
FONTE: Il Tempo – L. Pes