Niente si crea, niente si distrugge, tutto si trasforma. Uno dei princ:ipi cardine della fisica moderna sembra perfetto per spiegare la rincorsa della Roma, materia composta di bravi giocatori che a un certo punto avevano smesso di funzionare insieme. E che un bravo allenatore esordiente ha saputo appunto trasformare in tre mesi, fino a condurla a pochi metri dall’obiettivo dichiarato: la Champions League.
Naturalmente i tifosi della Roma si augurano che il finale di stagione sia più gratificante rispetto al 2023. In quel caso la squadra puntò tutto sull’Europa e perse ai rigori la discussa finale contro il Siviglia, ritrovandosi fuori dalla zona Champions: nelle ultime 5 giornate Mourinho conquistò 5 punti, vincendo solo l’ultima partita con lo Spezia che gli permise di evitare la retrocessione Conference League.
Oggi De Rossi, che aspetta proprio il rientro di Lukaku, ha un organico più completo in termini quantitativi, al netto dell’emergenza difensiva che si concentrerà nella trasferta di Napoli, ma anche un calendario più complicato: tre scontri diretti per l’Europa contro Napoli, Juventus e Atalanta, e nel mezzo la doppia sfida al Bayer Leverkusen, che è ancora imbattuto in questa stagione. Per essere certa di proteggere il quinto posto deve conquistare 13 punti e quindi superare la fatidica quota 70 indicata da Allegri. Ma potrebbero bastarne 10 o 11, in caso di risultato positivo a Bergamo.
FONTE: Il Corriere dello Sport