Il lavoro di progettazione per il nuovo stadio della Roma procede secondo tabella di marcia. E questo a dispetto del silenzio della società giallorossa (ma questo ormai non dovrebbe più stupirci) o di fantomatici ritrovamenti archeologici nell’area in cui dovrebbe sorgere l’impianto.
La verità è che se di rallentamento si può parlare, lo si deve fare in funzione della complessità dell’opera e dell’importanza dell’investimento. Proprio in questi giorni sembra però che siano arrivate dalle parti di Trigoria buone notizie.
Infatti i carotaggi, come pure i rilievi archeologici, sembrano essere prossimi alla conclusione, e che per il momento non abbiano prodotto evidenze tali, non solo da non compromettere il buon esito dell’impresa, ma anche non impensierire i progettisti.
E questa è senz’altro la migliore delle notizie possibili, perché in una città come la nostra il problema strutturale può presentarsi in qualsiasi momento (…) . A testimonianza di come tutto sembri procedere nella giusta direzione, è trapelata nella giornata di ieri la notizia dello sbarco nella Capitale dei tecnici di Populous, lo studio cui è stato affidato proprio il compito di disegnare il futuro stadio della Roma.
Non si tratta del primo incontro tra i tecnici della Roma e quelli di Londra, che nella nostra città sono ovviamente già venuti più volte (e più volte dovranno tornare prima di completare il proprio lavoro), ma confermano come negli uffici del club giallorosso non si sia minimamente perso di vista l’obiettivo del nuovo stadio. Il focus di tutte le parti coinvolte resta quello di poter inaugurare il nuovo impianto entro il 2027 (…).
FONTE: Il Romanista – De Angelis