Sbaglia chi dice che questo progetto è un ecomostro?
“Per me non si tratta di un ecomostro perché la firma su questo progetto è di grandi architetti di tutto il mondo che hanno realizzato oggetti considerati belli. La bellezza nell’architettura è importante. Non è un ecomostro perché è un progetto che prevede di realizzare qui quello che diventerebbe il secondo o terzo parco verde di Roma, il parco fluviale. Non è un ecomostro perché per la prima volta un intervento di queste dimensioni non avverrebbe slabbrando ulteriormente Roma fuori dal raccordo anulare”.
“Si prevede di realizzare qui quello che diventerebbe il secondo o terzo parco verde di Roma, il parco fluviale”
“Sarebbe un progetto di rigenerazione di un pezzo di città che già esiste. Non è un ecomostro perché in base al progetto lo stadio e i servizi commerciali nascerebbero certificati leed, che è il marchio che in tutto il mondo consente di riconoscere ed identificare gli edifici realizzati secondo criteri di eccellenza ecologica per quanto riguarda il risparmio energetico, la produzione di energie rinnovabili, l’uso dei materiali e il collegamento con il trasporto pubblico. Lo stadio insieme a quello inaugurato a Bilbao sarebbe il primo stadio europeo certificato leed. Non avrebbe un copertura di cemento armato ma una di pannelli fotovoltaici per produrre energia pulita”.
Cosa ne pensa del vincolo della Soprintendenza? “Io credo che la Soprintendenza sia intervenuta tardivamente, poteva farlo prima. Poteva farlo quando questo bene aveva compiuto i suoi 50 anni. Perché la legge prevede che dopo i 50 anni lo Stato possa decidere di tutelare i beni che ritiene preziosi e meritevoli di tutela”.
“La Soprintendenza sia intervenuta tardivamente, poteva farlo prima. Poteva farlo quando questo bene aveva compiuto i suoi 50 anni”
“Credo che sia discutibile questa richiesta perché questo ex ippodromo può piacere oppure no, ma certamente il suo valore architettonico è essenzialmente nella sua funzione di ippodromo stesso. Questa struttura non tornerà mai ad ospitare gare di trotto, anche se lo stadio non si dovesse fare. Perché le tribune sono inagibili, perché la copertura in cemento armato dopo una verifica risulterebbe pericolante, perché nelle scuderie è stato utilizzato per le coperture amianto”.