Sorride Daniele De Rossi, vince la Roma e diverse buone indicazioni arrivano dal St. George’s Park di Burton, dove i giallorossi hanno superato, con un rotondo poker, il volenteroso e disciplinato Barnsley, nel primo test amichevole in programma in Inghilterra. Amichevole a porte chiuse che serviva al gruppo giallorosso per mettere in pratica idee e concetti sui quali aveva lavorato intensamente nelle ultime giornate. E in campo in molti hanno mostrato di aver assimilato diverse richieste avanzate dal tecnico giallorosso: dal fraseggio ritmato alla ricerca costante della verticalità fino ai movimenti di alcuni (in particolar modo di Angelino e Dahl, sempre pronti ad accentrarsi per aggiungersi alle opzioni di costruzione dal basso della squadra).
Nella prima frazione di gioco De Rossi si è affidato a Ryan tra i pali, con Sangaré, Kumbulla, Ndicka e Angelino a comporre la mediana; in mezzo Le Féè, coadiuvato da Darboe e Pellegrini, in attacco Joao Costa e Zalewski a supporto di Abraham. Il primo squillo è arrivato dopo appena pochi minuti, nemmeno 2 sul cronometro di Pawson e Le Féè, con caparbietà, ha insaccato, al termine di una buona azione condotta sulla sinistra da Zalewski, il pallone alle spalle di Flavell. Giallorossi che hanno avuto la chance di raddoppiare poco dopo, al 5’, con una conclusione di Pellegrini uscita davvero di poco.
Trame di gioco pulite e possesso palla prolungato per gli uomini di De Rossi, che hanno fatto spesso correre a vuoto gli avversari, senza entusiasmare però dal punto di vista della proposta. Al 27’ Ndicka ha centrato il palo da corner, sulla ribattuta Darboe non è poi riuscito a centrare il bersaglio. Poco dopo altra sponda di Abraham per Pellegrini, la mira però non ha premiato la coordinazione del capitano giallorosso. Nel finale brivido per una marcatura al limite di Angelino su Dyer, con la panchina inglese a richiamare il penalty al 43’, con gli avversari che hanno provato ad approfittare di un ritmo gara più congeniale alle loro caratteristiche.
Consueta girandola di cambi all’intervallo, con De Rossi che ha completamente stravolto l’undici iniziale: con la sola conferma Ryan (premiato dal tecnico con un extra-minutaggio), in campo si sono visti Celik, Smalling, Mancini, Dahl, Bove, Cristante, Pisilli, Soulé, Dybala, El Shaarawy. E la composta manovra vista nella prima frazione di gioco ha lasciato spazio ad una ben più convinta gestione della palla, oltre ad un tasso tecnico leggermente superiore o forse, più semplicemente, l’ingresso in campo di Matias e Paulo ha cambiato volto alla Roma. Uno-due, verticalizzazioni, tentativi usciti di poco, assist e un gol a testa: un saggio in salsa argentina è andato in scena nel secondo tempo del St. George’s Park, con i difensori di mister Clarke in enorme difficoltà a leggere tempestivamente la vena poetica dei due. (…)
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FONTE: Il Romanista – A. Di Carlo