È la prima gara della Roma di Juric, ma è anche la prima contestazione della Curva Sud nell’era Friedkin. Sarà un pomeriggio particolare quello all’Olimpico, totalmente anomalo rispetto all’amore incondizionato delle ultime tre stagioni. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’esonero di De Rossi che ha scatenato le proteste della tifoseria e le polemiche nei confronti della società. E qui parliamo di quelle civili, quelle legittime del romanista che critica ma che mai si azzarderebbe a minacciare un dirigente e la sua famiglia. Le ultime scelte della proprietà hanno segnato la rottura tra il club e la tifoseria che oggi pomeriggio manifesterà tutto il malcontento per le decisioni prese in questi mesi.
Prima l’esonero di Mourinho, poi quello di De Rossi dopo appena quattro giornate di campionato: “È arrivato il momento di farci sentire. La Curva Sud invita tutti i tifosi di qualsiasi settore a partecipare alla contestazione che vedrà la stessa Curva rimanere fuori dallo stadio per la prima mezz’ora della partita. Una società assente, che non ha mai preso posizione per difendere i suoi tifosi e che sembra essere diventata una continuazione della gestione Pallotta. Dai calciatori si pretende il massimo impegno: devono dare tutto per la gente che li segue facendo grandi sacrifici”.
Un comunicato chiaro, quello della Sud, abbracciato dalla curva nord che entrerà dopo la mezz’ora di gioco. L’Unione Tifosi Romanisti e l’Associazione italiana Roma Club non esporranno striscioni nel corso dei novanta minuti: “Non possiamo non manifestare il nostro disagio che dura ormai da tempo per quello che noi riteniamo debba essere il nodo principale di qualsiasi questione. La mancanza di una comunicazione che avrebbe in ogni momento potuto chiarire qualsiasi dubbio fornendo quelle informazioni che il tifoso giallorosso avrebbe il diritto di ricevere. Non faremo, comunque, mai mancare il nostro sostegno ma, ribadiamo di volere la code della AS Roma”. Insomma, l’Olimpico – o comunque in gran parte – è pronto a manifestare il proprio dissenso dopo gli ultimi recenti eventi.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi