Sono passati quattro mesi. Dalle parole di Daniele De Rossi, si passa alle frasi di Claudio Ranieri, di tono e sentimento molto simile, alla vigilia del debutto in Coppa Italia: “Ciascuno fa il suo gioco e il suo lavoro. A me fa piacere avere Dybala e farlo giocare quando sta bene. Ma se ha altre priorità, bisogna essere d’accordo in due. Se il ragazzo non vuole restare e c’è una possibilità… io voglio solo giocatori che siano contenti di stare alla Roma“.
Francesca Benvenuti, che lo ha intervistato per Mediaset, gli chiede se da allenatore abbia sentori di un imminente addio. Qui Ranieri specifica: “Non ho avuto alcun segnale della sua voglia di partire“. In sostanza, si aspetta che il giocatore gli comunichi cosa intenda fare da grande. Nel frattempo medita di utilizzarlo stasera contro la Sampdoria..
Già, che Roma vedremo? Le scorie della sconfitta di Como, anche a livello ambientale, possono pesare nonostante il livello e la situazione dell’avversario, che ha cambiato due volte allenatore proprio come Friedkin ed è scivolato a pochi passi dalla zona retrocessione proprio come la Roma.
Solo che la Sampdoria, da una settimana passata a Leonardo Semplici, gioca in Serie B. “La Coppa Italia può essere un’occasione di riscatto – spiega Ranieri -. Il secondo tempo di Como non è accettabile per la Roma. Abbiamo giocato come singoli e non come squadra. E poi intendiamo onorare questa competizione, che abbiamo vinto nove volte nella nostra storia“.
L’ultima è datata 2007/08: “Io ci tengo, i tifosi ci tengono e anche la squadra ci tiene. Dobbiamo tutti darci una svegliata. Per il momento stiamo tranquilli perché c’è Ranieri ma, in prospettiva dell’anno prossimo, un grande allenatore non verrebbe alla Roma in questa situazione“.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida
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