È il Natale della Roma di Ranieri? Probabilmente sì. Cinque gol al Parma, con la prima doppietta stagionale di Dybala e tanti momenti di calcio spettacolare, annunciano un futuro intrigante. Da adesso, come ha osservato l’allenatore, servono risposte in trasferta, a cominciare dalla prossima a San Siro contro il Milan.
Certe figuracce in stile Como non sono più ammissibili. Altrimenti sarà dura risalire la classifica. Intanto però in casa la serie di risultati è significativa: all’Olimpico, anche ieri pieno e fedele nonostante la classifica mortificante, la Roma ha vinto quattro volte di fila tra campionato e coppe segnando una media di 4 reti (16 in totale) a partita.
La sensazione nitida, in attesa di prove definitive è che con certi giocatori in campo la qualità e la solidità caratteriale della squadra siano molto superiori. Paredes e Hummels, i “monumenti imprescindibili” citati dal boss, a Como non c’erano per l’influenza. Contro il Parma come spesso sta succedendo in questo periodo, sono stati perfetti.
Tutto funzionava a meraviglia, anche grazie a una mossa già provata con profitto in Coppa Italia contro la Sampdoria: Saelemaekers da esterno a tutta fascia è un giocatore preziosissimo, non solo per il destro al volo che ha timbrato il 2-0 e per il rigore del 4-0 procurato, ma per il costante apporto alla manovra offensiva e alla fase difensiva. Ad aiutare la Roma è stato anche il Parma, molle e svagato, alla terza sconfitta di fila e ora seriamente inguaiato in classifica.
Pecchia ha l’alibi degli infortuni a catena ma ha allestito una squadra squilibrata, che ha colpito due traverse (Hernani, Camara) ma ha concesso 18 tiri dentro l’area di rigore: Dovbyk, dopo una ricerca ossessiva del gol, è entrato in porta con il pallone senza incontrare resistenze.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida
