Reclutato meno di una settimana fa dal Racing Club de Lens , Mathew Ryan è stato “gettato” direttamente nel baratro allo stadio Bollaert durante la vittoria contro l’Angers (1-0) questa domenica. In pochi giorni il portiere australiano ha dovuto integrarsi in una nuova squadra, balbettare qualche parola in una nuova lingua, giocare di nuovo dopo lunghi mesi in panchina e scoprire l’ambiente.
Come è andata la tua integrazione? “All’inizio si tratta di capire, capire come giocano e come gli piace giocare. Inoltre, capiscono me e come mi piace giocare. Cerco solo di comunicare con loro in qualsiasi lingua. Parlo inglese con alcuni e spagnolo con altri. Facciamo traduzioni e tutto quel genere di cose. Mi piace comunicare. Penso che sia davvero d’aiuto alla squadra in fase difensiva quando un portiere può avere una certa presenza e comunicare. Ho imparato le poche parole ovvie: lascia, destra, sinistra, arriva. Tutte queste parole importanti. Cercherò di imparare sempre di più ogni giorno che sono qui per migliorare la comunicazione e migliorare il modo in cui la squadra può giocare”.
Conoscevi lo stadio Bollaert e la sua atmosfera? “Guardo alcune partite in TV. Sono cresciuto tifando per l’Arsenal. Ricordo il momento in cui si svolgeva la partita di Champions League. E ho anche guardato la partita della settimana scorsa contro il PSG. A uno spettatore che guardava una partita in televisione sembrava incredibile. Viverlo per la prima volta dà davvero una carica alla squadra e diventa un giocatore in più in campo. Quando arriva la squadra avversaria dobbiamo sfruttare tutti gli aspetti positivi e tutte le forze. È sicuramente il pubblico a darcelo”.
Dopo diversi mesi senza giocare come hai vissuto il ritorno in campo? “Quando non giochi regolarmente fa davvero male. In quei momenti ti dici che non darai per scontata la prossima opportunità di giocare. Volevo giocare, cogliere l’occasione e godermi il ritorno in campo. Farò tutto il possibile per aiutare la squadra. Sono davvero grato di far parte della squadra che ha vinto oggi e di aver mantenuto la porta inviolata (vittoria per 1-0 contro l’Angers, ndr). Questo è lo scenario migliore”.
Non volevi più essere il secondo nella gerarchia dei portieri? “No, è ovvio che è per questo che ho scelto di lasciare Roma. Non ero soddisfatto del minutaggio. Ovviamente il Lens suscitava un certo interesse. E ora sono qui”.
Quali sono i tuoi obiettivi per questo fine stagione? “Come ho detto, cerco di fare del mio meglio ogni giorno per rendere la squadra più forte possibile. C’è molto da giocare in questa stagione. Ci sono molte opportunità europee in cui giocare in questa stagione e tutto quel genere di cose. Lo prendo un giorno alla volta. Cerco di fare del mio meglio. Voglio provare a vincere quante più partite possibile. Se lo faccio, creerai molti bei ricordi. Questa è la mia motivazione”.
FONTE: lensois.com