Un’altra Roma, ma anche un altro Athletic. Centosessantuno giorni fa i giallorossi sfidavano il Bilbao all’Olimpico nella gara inaugurale dell’Europa League, ma da allora il mondo attorno alle due squadre che domani si ritroveranno di nuovo contro, è completamente cambiato. Lo scorso 26 settembre il match terminò 1-1 col vantaggio romanista di Dovbyk e il pari nel finale di Paredes. Era la Roma di Juric e i baschi di Valverde erano ancora all’inizio di un percorso che di lì a breve sarebbe diventato importante.
I numeri dei giallorossi dall’arrivo di Ranieri sono sotto gli occhi di tutti: la vittoria contro il Como ha alzato le media punti in campionato a quota 2 a partita oltre ad aver allungato la striscia positiva di undici gare.
Juric aveva messo in campo una formazione ricca di mancini e ben lontana dalle scelte che Sir Claudio ormai da settimane attua. Davanti a Svilar in porta c’erano Mancini, N’Dicka (che il croato schierava centrale) ed Hermoso con Celik e Angelino sulle fasce (una delle poche occasioni dove lo spagnolo ha fatto il suo ruolo), Koné e Cristante in mezzo (coppia che con la squalifica di Paredes probabilmente vedremo anche domani) e Dybala con Baldanzi alle spalle di Dovbyk.
Profondamente diversa anche la condizione dell’Athletic che arrivò all’Olimpico con due delle quattro sconfitte in campionato della stagione (basti pensare che il ko con l’Atletico Madrid di sabato scorso è stato il primo da ottobre in Liga) e tante assenze.
Non c’era Sancet e Nico Williams era entrato soltanto nel finale e il reparto offensivo non presentava tutte le variabili di oggi. Può sorridere il tecnico biancorosso che per il match di domani all’Olimpico ha recuperato anche Sancet che sembrava esser certamente tra gli assenti.
FONTE: Il Tempo – L. Pes