Sale l’ansia europea, aumenta l’adrenalina per la sfida con il Bilbao e allo stesso modo aumentano anche le voci incontrollate sulle condizioni dei giocatori. Così se è vero che Zeki Celik ha riportato una piccola lesione di primo grado del tendine congiunto bicipite femorale coscia sinistra, e le sue condizioni andranno monitorare giorno per giorno, ieri mattina si è diffusa una fake news su Dybala che ha allarmato mezza popolazione giallorossa: «Paulo è stato sottoposto a una risonanza magnetica!», «Ecco, lo sapevo, si è fatto male prima della gara più importante», «Un mio amico che lo conosce dice che ha una lesione», e così via. Ore di scambi social e WhatsApp per arrivare alla conclusione che Dybala ha soltanto un livido per una delle tante botte ricevute in partita, in questo caso in quella di giovedì scorso contro il Bilbao.
Qualcuno aveva quasi pensato che potesse trattarsi di pre tattica, per disorientare l’Athletic e poi presentarsi al San Mamés con l’effetto sorpresa. Ma non sarà così, a maggior ragione dopo il riposo che Ranieri gli ha concesso nel fine settimana quando ha deciso di lasciarlo a casa e non portarlo a Empoli. Tanto non avrebbe giocato, a questo punto meglio ventiquattro ore di riposo, senza freddo, vento e pioggia, ma al caldo nella sua villa all’Infernetto insieme alla sua famiglia.
Una rete di vantaggio sui baschi, ma nessuna voglia di arretrare e provare a mantenere il risultato ma di archiviarla cercando un gol che indirizzi definitivamente la Roma verso i quarti. Una rete che Dybala cercherà con forza sia per festeggiare con la squadra, sia per ritagliarsi un paio di soddisfazioni personali
La prima è che da quando è alla Roma non ha ancora segnato in trasferta in Europa League. La seconda è che l’argentino è a caccia del gol numero 200 in carriera: un traguardo che Paulo vuole raggiungere in una serata speciale, trascinando la Roma verso quei quarti di finale che darebbero alla squadra un’ulteriore iniezione di fiducia per questi ultimi mesi di stagione.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi