Alle ore 13.45, Gian Piero Gasperini, risponderà alle domande dei giornalisti nella conferenza pre gara di Pisa-Roma, in programma domani 23 maggio alle ore 20.45 allo Stadio Olimpico:
Ha avuto conferme dalla gara contro il Bologna dei pregi e dei difetti del gruppo? Ci sono urgenze da risolvere? Cosa si aspetta dagli ultimi giorni di mercato? “La cosa più interessante è stata la risposta dei giocatori, della squadra, di come in questi due mesi ormai sono stati partecipi, mi hanno sempre seguito, di come ci credono, di come si sono presentati alla prima di campionato, al di là della prestazione che è tutto quanto migliorabile, sicuramente con un grande spirito, e questo fa sicuramente onore a tutti quanti i ragazzi, e questa per me è la base di partenza. È chiaro che è la prima di campionato, siamo contenti di aver vinto contro un avversario ostico, difficile, adesso dobbiamo andare a seguito, a cominciare da domani, anche una partita molto insidiosa, come lo sono tutte le campionate in Serie A, però troviamo la squadra, è una piazza che dopo tanti anni ritorna in Serie A, con tanto entusiasmo, con tanta voglia di fare, e domani è un’altra bella partita. Poi quelle che sono le indicazioni sulla squadra, questo è poi chiaro che di partita in partita ci saranno sempre nuove indicazioni e nuovi obiettivi da raggiungere”.
Oggi è arrivato Ziółkowski. Quante altre pedine per essere più forti? “Questo acquisto è un acquisto che ha visto Massara e io mi fido delle sue intuizioni di mercato, perché il suo mestiere è quello sicuramente durante l’anno di vedere molti giocatori in giro, è nei profili di quelli richiesti. Un giovane che però ha già fatto alcune esperienze, io l’ho visto solamente in video, quindi è parziale il mio giudizio e comunque è un profilo giusto per questo, da mettere dietro a Mancini, da dare i dovuti spazi man mano che ci saranno e che sicuramente avrà a disposizione e capire quella che è la sua evoluzione futura. Speriamo e ci auguriamo tutti di un giocatore di alto livello come sta dimostrando in questo primo inizio della sua carriera. Questo è un completamento, però un completamento bello, giusto, nei termini dei quali fissati. Io ho sempre pensato che la squadra potesse essere anche sostenibile sotto tutti gli aspetti, anche quelli economici se vogliamo, che potrebbero anche riguardarmi meno, però mi riguardano tanto invece, sono quelli di avere un gruppo omogeneo, forte il più possibile, solido il più possibile, competitivo il più possibile. Invece di caricarti di contratti o di giocatori, vanno bene i giocatori giovani con questi profili, magari anche di più, anche qualcuno in più, perché sarebbe bello se tutti uscissero, però se qualcuno di domani entra a far parte dell’altro gruppo è un bel successo e permette anche eventualmente alla società di non guardare sempre profili top con dei costi così elevati come ci sono ormai nel mercato, ma di crearsi e di portare avanti dei profili. Non so se spendi meno perché ne prendi di più, alla fine anche uno a cifre alte, è una filosofia, però questo ti consente sicuramente di essere sostenibile e se vogliamo anche più bello crescerti di giocatori, però la base deve averla, se non hai la base fai fatica, fai fatica anche a crescere dei ragazzi dietro, non puoi dare la responsabilità subito, poi te lo dicono loro, con le prestazioni loro ti dicono se sono pronti, se devono aspettare un mese, due mesi, sei mesi, lo vedi in base alle prestazioni che fanno in allenamento sicuramente, ma molto poi anche nell’impatto delle gare”.
Soddisfatto del reparto offensivo? Va bene per entrare in Champions, vincere la Coppa Italia? “Non voglio giocare per obiettivi, ma la base è quella di costruire una squadra sempre più competitiva. Non possiamo parlare neanche oggi, perché ormai mancano due o tre giorni alla fine del mercato, quindi sono tutte parole al vento queste. Penso che oggi la nostra concentrazione vada totalmente sulla gara di domani, che è una partita di Serie A, come ho descritto prima, in un ambiente particolare, dove troveremo una squadra disposta a fare di tutto. Ha fatto un buon risultato all’esordio in un campo difficile come Bergamo, e credo che questi siano gli ingredienti su cui possiamo parlare oggi, poi c’è tempo per il resto”
Quanti innesti ci dobbiamo aspettare? Come sta Dybala? “Domani il nostro attacco sarà formato da Ferguson, Dovbyk, Dybala, El Shaarawy, Baldanzi e Soulé. In più sarà aggregato questo ragazzo, Arena, che è un ragazzo della primavera e che in allenamento mi ha incuriosito e quindi, visto che abbiamo posto nella panchina, ce lo portiamo dietro e incomincio a conoscerlo. Questo è il nostro attacco domani e da questo dobbiamo tirar fuori quanto necessario per vincere la partita col Pisa, possibilmente”.
Alla fine Sancho che risposta ha dato? “Non so, se hai il numero chiamalo (ride ndr). Non so quali sono i margini, non bisogna pregare mai nessuno. Sancho, come altri giocatori che vengono, è sicuramente una possibilità, magari perché sono giocatori sicuramente bravi e possono darci un valore aggiunto. Ma è anche una grande opportunità per loro, enorme. Se entrano in questo tipo di pensiero, le cose si sposano. Altrimenti non è che puoi mettere insieme due mentalità così opposte. Non so, se lo capisce ha senso, se non lo capisce starà lì dov’è, non è un problema”.
Qualche suo predecessori spesso ha dichiarato che esiste una Roma con Dybala e una senza Dybala. Ha anche lei questa sensazione? “Dybala è un valore aggiunto. Soprattutto quando sta bene, quando è in una particolare condizione, ma soprattutto quando non ha problemi di natura fisica. È un grande giocatore, ha un piede straordinario, è un giocatore che dà dei valori aggiunti. Non sono tanti quelli che creano un gap così importante. Lui rientra sicuramente in quella fascia lì, ma nessun giocatore può essere, per quanto importante, spiazzante per la Roma. La Roma deve avere una sua identità, una sua capacità, una sua forza, a prescindere dall’individuo. Poi l’individuo indubbiamente può dare un qualcosa di più”.
Dovbyk è ancora centrale? Cosa dobbiamo aspettarci in questi ultimi giorni di mercato? “Dovbyk hai avuto una sosta iniziale, subito, nella preparazione, ma con me è stato un ragazzo molto positivo, come lo sono stati tutti. Si è impegnato sempre moltissimo enon ho alcun appunto da fare. Quello che mi aspetto da Dovbyk domani è che se gioca dall’inizio, o se entra, o se sta fuori porti tutta la sua energia a favore di un risultato che domani dovremo cercare di fare e sarà tutt’altro che semplice”.
Dicono che spesso è infuriato, mi sembra sereno. Dybala ha bisogno di attenzioni particolari in fase di non possesso? “Alla fase difensiva partecipano tutti, non esiste nessun giocatore oggi che non partecipa alla fase difensiva, vuol dire che giochi in inferiorità numerica. Come proprie caratteristiche va messo a suo agio e, difficilmente, Dybala può coprire una fascia di 70 metri, ma nelle sue zone di competenza può essere e deve essere assolutamente di aiuto alla squadra anche nella fase difensiva, altrimenti sarebbe un mezzo giocatore. Invece Dybala può essere un grande giocatore in tutte le fasi, è chiaro che quella che emerge e poi la sua capacità realizzativa ed è dove anche io mi auguro e spero che lui diventi molto determinante, sia come prolificità di gol, sia come assist, perché è un giocatore che le qualità migliori le ha lì, quindi non ci sono difficoltà di inserimento di ruolo per nessun giocatore. Vanno sposate al meglio le qualità di ognuno per le sue capacità migliori, bisogna cercare di metterlo a proprio agio in questo. Sabato abbiamo giocato comunque con Hermoso a destra. Hermoso, probabilmente, non doveva essere neanche in ritiro, nei pensieri iniziali. Lui ha giocato a destra una partita di campionato difficile, non so quante volte nella sua carriera abbia giocato a destra, però ha fatto un’ottima gara e questa è la dimostrazione di quello che intendo. Poi è probabilmente un’emergenza, evidentemente sì, se devi giocare 38 partite c’è qualcosa che nella costruzione non hai fatto in modo migliore, però questo è quello che intendo e questo aspetto vorrei che fosse evidenziato, questa disponibilità dei giocatori perché questa è la base per cercare di fare un bel campionato”
Dove vede Pisilli? Pellegrini è nel progetto tecnico di Gasperini? “Pisilli è un centrocampista duttile, può giocare nei due e nei tre, sono evidenti le caratteristiche: può giocare più alto, più basso e di regia. Domani Pellegrini sarà convocato perché ha finito la fase di riabilitazione, si è allenato con la squadra durante la settimana. Poi di Pellegrini ho già detto la difficoltà e devono trovare la soluzione migliore per entrambi, mi prendo un merito: finalmente hanno raggiunto dei colloqui insieme. È un ragazzo maturo, attaccato alla Roma ed è disponibile a fare altre scelte. Ha voglia di giocare, di mettersi a disposizione per raggiungere obiettivi, sapete la situazione del contratto e ne è pieno il mondo di queste storie. Gli auguro il meglio se va via, il problema è che mancano 3 giorni. La disponibilità del giocatore e della società è totale. Il 2 settembre dirò. Anche i giocatori hanno le loro esigenze, sono trattative tra di loro e ho ereditato questa storia per fortuna, che la risolvano”.
GASPERINI INTERVIENE… “Dell’Europa League non vi frega niente?”.
Il Pisa? “Gilardino è stato un giocatore che mi ha risolto un sacco di difficoltà, è stato un campione del Mondo, è stato un mio giocatore al Genoa, è un ragazzo splendido e ho un bellissimo rapporto. Ha fatto molto bene da allenatore, di solito i centravanti non fanno una grande carriera da allenatore. Ho visto il Pisa domenica scorsa a Bergamo, ha la sua identità. Farà una grande carriera da allenatore”.
Numericamente il centrocampo è a posto? O è preoccupato dalla convocazione di El Aynaoui per la Coppa d’Africa? “Adesso ci sono delle priorità, si sta cercando di costruire. Sono uscite tanti giocatori numericamente, circa 10, quasi mezza squadra che si riforma e si riprepara. C’è questo rimpasto che ha bisogno anche di tempo, però nel calcio non c’è tempo ed è ristretto, non mi prendo alibi. Quello che puoi fare bisogna farlo subito. Non c’è più tempo da perdere”.
Ha avuto la percezione della Roma in ritardo? “Prendete per base le mie dichiarazioni virgolettate, poi c’è un mondo intorno che interpreta molto spesso basandosi sulle proprie opinioni. Ce n’è già da vendere, bisogna partire da quello che dico”.
L’Europa League? “Girone bello tosto, da battagliare da subito. In casa Lille e Stoccarda sono tra le migliori dell’Europa League, il Midjylland l’ho incontrato in casa e ho fatto fatica. In trasferta sono tutte belle partite in ambienti difficili. Dobbiamo sudare da subito, partita per partita. Tutti dicono di arrivare tra i primi 8, se si può sì, altrimenti tra i primi 24. Questa formula è particolare e strana, puoi avere gironi vantaggiosi ma lo scopri col campo e non è pari per tutti, aumenta la parte aleatoria della classifica. Non mi strappo i capelli per arrivare ottavo, ma dobbiamo stare dentro. Le vere competizioni arrivano a marzo, per me è un obiettivo stare dentro”.
FONTE: Redazione Tuttoasroma – dall’inviato a Trigoria R. Molinari











