Se i risultati recenti non aiutano il buon umore, a rinfrancare almeno in parte Gasperini ci pensano le notizie dall’infermeria. O le non notizie, in questo caso. Già, perché in molti avevano tremato dopo l’uscita dal campo all’intervallo contro il Viktoria Plzen di Koné, dopo la botta presa alla caviglia. Lo stesso Gasp, nella conferenza stampa postpartita, aveva lasciato intendere che le sue condizioni andavano valutate verso Reggio Emilia.
eri pomeriggio, però, il francese si è allenato insieme al resto dei compagni nella seduta di scarico. Questa mattina parteciperà, a meno di clamorosi colpi di scena, alla rifinitura della vigilia e partirà, insieme agli altri, sulla via Emilia. Chi, invece, non sarà della trasferta è Angeliño. (…)
Come detto, la ripresa ha visto soltanto uno scarico, senza alcuna prova tattica. L’unico vero allenamento verso la gara contro il Sassuolo, quindi, sarà quello di questa mattina. Gasperini è chiamato anche a valutare la condizione dei suoi, considerando la poca distanza (meno di 72 ore) dall’impegno di coppa a quello di campionato. (…)
Nelle intenzioni del tecnico piemontese, infatti, ci sarebbe di riproporre il tridente “leggero”, con Soulé e Pellegrini ai lati della Joya, impiegato come centravanti, visto soprattutto lo scarso stato di forma di Dovbyk e Ferguson. Dybala, poi, anche se da calcio di rigore, giovedì ha ritrovato il gol (il 200° in carriera per lui, tra club e nazionale argentina) ed è stato tra i meno negativi nella gara persa contro i cechi.
Qualora però Paulo non dovesse essere ritenuto pronto per un’altra partita da titolare (ha giocato tutti e 90’ l’altro ieri), a quel punto il candidato principale per agire da punta sarebbe Dovbyk, ancora in vantaggio sul collega irlandese. In mediana, Koné sarà confermato, con il ritorno dal 1’ di Cristante. A sinistra rivedremo Tsimikas, mentre Wesley sarà riportato sulla destra, sua corsia d’appartenenza. In difesa, Celik e Ndicka ricomporranno insieme a Mancini il classico terzetto davanti a Svilar.
FONTE: Il Romanista – S. Valdarchi
