Salah è del Liverpool per circa 50 milioni di euro, bonus compresi. La Roma incassa ma, probabilmente, il sacrificio dell’egiziano non basterà a colmare il buco nel bilancio giallorosso che ammonta a una settantina di milioni (53,4 di rosso dell’ultima semestrale, più una ventina per i riscatti obbligatori di Peres, Jesus e Mario Rui). Manolas è a un passo dallo Zenit San Pietroburgo: la cessione si è incagliata sul rettilineo finale, ma arriverà a dama sulla base di circa 35 milioni. Szczesny, Manolas e Salah: tre pezzi da 90 se ne sono andati e uno di belle speranze (Paredes) può seguirli a breve. Insomma, con un mese di ritardo i tifosi giallorossi hanno capito che Perotti merita subito un posto nella Hall of Fame: senza quel gol al Genoa al 90’, valso il 2° posto e relativi 50 milioni Champions, chissà che fine avrebbero fatto Nainggolan o Strootman.
Dice Monchi: «Il guaio non è vendere, ma comprare male». Giusto. Per ora però è stato acquistato il difensore Moreno e ci sono solide speranze di arrivare a Pellegrini, Karsdorp e Seri: che la spesa sia di qualità è tutto da dimostrare. Di Francesco non chiede nulla, se non un occhio di riguardo alla buona sorte per cominciare col piede giusto la stagione. Vorrebbe Berardi, ma non se ne parla se il Sassuolo non scende (parecchio) da quota 40 milioni. Così al tifoso romanista non resta che cerchiare di rosso il 1° luglio: a bilancio stilato il capitolo cessioni verrà finalmente chiuso. Forse.