Una partita maledetta. Quando Sampdoria e Roma si incontrano, succede il finimondo. Stavolta, almeno, è stato tutto previsto con ricco anticipo e i giallorossi hanno evitato il viaggio a vuoto: prima di salire sul pullman che li avrebbe portati all’aeroporto, sono stati avvisati del possibile rinvio e hanno atteso a Trigoria la decisione finale, puntualmente arrivata dopo la riunione tra prefetto, questore e COC (Centro Operativo Comunale). Il bollettino meteo non lasciava spazio ad interpretazioni ed è stato dichiarato lo stato d’allerta idrogeologica arancione a Genova, con temporali annunciati dalle 14 a mezzanotte. Impossibile giocare sotto il diluvio su un campo soggetto ad allagamento, in una città in cui è difficoltoso garantire l’afflusso allo stadio col fiume che minaccia di ingrossarsi. La Lega ne ha preso atto e ha cancellato dal calendario della terza di A l’anticipo del sabato sera, tenendosi un bel grattacapo per la data di recupero. La squadra di Di Francesco ha l’agenda piena fino a metà dicembre e ci sono tre possibilità in via di valutazione: 13, 20 dicembre o 24 gennaio. Il rebus degli incastri è destinato a durare a lungo, anche perché se dovesse saltare un’altra gara le carte in tavola potrebbero cambiare di nuovo. Le prime due opzioni coincidono con i turni di Coppa Italia, uno impegnerà la Roma comunque (contro Torino o Carpi), l’altro potrebbe essere scelto per giocare contro la Sampdoria, ma a Trigoria potrebbero storcere il naso visto che occupando entrambe le «finestre» scenderebbe in campo ogni tre giorni fino a Natale e il 23 dicembre c’è l’attesa sfida con la Juventus. Un piccolo ruolo lo ricopriranno anche le tv: Rai, Sky e Mediaset fanno da spettatrici interessate alla scelta della Lega.
Stuzzica l’idea di rimandare l’incontro al primo mercoledì effettivamente libero, il 24 gennaio. Prima o poi, il calendario della Roma sarà intasato, ma oggi si festeggia il fatto di non giocare su un campo pesante, dove un avversario meno tecnico poteva essere avvantaggiato, anche in virtù dell’assenza di Schick, l’ex infortunato. La Champions casca a pennello, perché i giallorossi saranno più riposati dell’Atletico Madrid, che oggi affronta il Valencia alle 16.15. «Alcuni sono un po’ stanchi», aveva detto Di Francesco prima di scoprire del rinvio. Avranno tempo per recuperare le energie. Per Genova non è certo una novità l’annullamento last minute: negli ultimi 5 anni, dal 2013 ad oggi, sono state rimandate per maltempo 5 partite, un evento singolare in Serie A. Samp-Inter fu revocata per neve il 17 marzo 2013, il derby del 21 febbraio 2015 per allerta meteo, idem Sampdoria-Bologna del 13 settembre 2015 e Genoa-Fiorentina dell’11 settembre 2016. Un anno dopo, la storia si ripete e ha i contorni di una maledizione. Perché l’incrocio con la Roma è stato spesso «bagnato», pure nella capitale. Esattamente alla terza giornata della stagione scorsa, infatti, è venuta giù una bomba d’acqua sull’Olimpico. L’arbitro Giacomelli sospese la gara, per oltre un’ora, sul 2-1 per i blucerchiati, alla ripresa con Totti in campo è spuntato l’arcobaleno: rigore decisivo e 3-2 per i giallorossi. Nell’ottobre del 2008 vinse il diluvio: la partita durò poco più di 5′ e di quella strana serata di calcio è rimasta l’immagine dell’abbraccio tra Cassano e Totti. Venne recuperata nel 2009. Anche stavolta può scattare l’anno successivo, mentre il discusso arbitro Orsato, se disponibile, sarà riconfermato, altrimenti Rizzoli dovrà selezionarne uno nuovo.