Di Francesco, raccontando la partita di Torino vista dalla sua panchina, ha più volte elogiato la fase difensiva della Roma. E, dopo aver evidenziato i meriti dei singoli, si è soffermato sulla capacità dei giallorossi di restare compatti e di alzarsi verso la metà campo avversaria. Tant’è vero che 6 volte gli attaccanti di Mihajlovic sono finiti in fuorigioco. Per la felicità di Eusebio che è tornato a casa con la miglior difesa del torneo (5 gol subiti, come il Napoli e l’Inter che, però, hanno giocato una partita in più). E ha promosso la squadra dietro e non davanti (gol su palla inattiva), dove ha provato Nainggolan da esterno destro pur avendo 5 attaccanti in panchina: Perotti, Under, Defrel, Schick e Antonucci. Esperimento per il futuro: Nainggolan si è spesso accentrato o scambiato la posizione con Pellegrini per avere un’opzione in più sulla fascia e preparare l’ingresso di Schick nel 4-3-3.
TREND POSITIVO – Così la Roma, dopo le 3 reti incassate a Londra per errori individuali, ha ritrovato l’equilibrio: 5° clean sheet su 8 gare di campionato (6° su 11, contando pure quello in Champions contro l’Atletico). Baricentro alto e pressing al limite dell’area avversaria per rendere innocuo il 4-2-3-1 granata: flop degli ex Ljajic e Iago Falque e del giovane Sadiq, di proprietà del club giallorosso (persi dal centravanti 17 duelli su 22 e 21 palloni). E pensare che Di Francesco ha affrontato questo viaggio in emergenza proprio in difesa: out i centrali titolari Fazio e Manolas (più Emerson). Jesus e Moreno, schierati in mezzo e in un tandem inedito, hanno funzionato. Chiusure e rilanci decenti. Moreno, nella prima parte, ha addirittura conquistato 5 punizioni, subendo appunto 5 falli. De Rossi ha schermato la coppia: 11 palloni intercettati, il top nella sfida di Torino.