(ROMA TV) Che succede? “Avete visto, se parliamo del primo tempo è stata una vergogna se giochiamo in casa così. Penso sia una cosa mentale, manca la fiducia e prendere le responsabilità. Secondo me non è fisico o tattico, dobbiamo uscire da questo momento perché siamo in difficoltà. Dobbiamo lavorare bene per tornare al nostro livello.”
I punti servono anche non giocando bene… “Si deve fare di più, a partire da me. Tutti devono prendersi responsabilità. Non ho mai fatto una partita del genere nei quattro anni qua. Abbiamo provato nel secondo tempo ma era tardi.”
Perché questi cali? “Non lo so, parlo di questo momento. Non so cosa sia successo dopo la qualificazione e il primo posto in Champions, è come se abbiamo mollato, è difficile spiegarlo. Se dobbiamo migliorare lo facciamo subito ma è tutto molto difficile. Dobbiamo fare di più per aiutare tutti, dagli attaccanti ai difensori. Parlo del primo tempo, nel secondo abbiamo dato tutto ma deve essere così per 95 minuti.”
Si parla nello spogliatoio per reagire? “Sì, ma pensate che non dialoghiamo? Siamo tutto il giorno a Trigoria, si lavora dentro e fuori dal campo, oggi tutti dicono che non facciamo un cazzo. Si lavora sempre per migliorare, la fiducia si riprende solo giocando bene e vincendo. Se gioco come oggi non posso aiutare nessuno, ho fatto male. Dobbiamo guardarci allo specchio e tutti sanno dove migliorare. Sicuro dopo la sosta c’è da riprende la fiducia perché si deve uscire da questo momento e lo faremo.”
(SKY) Un meccanismo che funzionava benissimo si è inceppato… “Non so che dire dopo una sconfitta così. Nelle ultime 6-7 partite abbiamo preso troppi pochi punti, nel primo tempo non può succedere quello che è successo a casa nostra. Possiamo perdere, ma nel primo tempo non eravamo una squadra e questa è la cosa più brutta di oggi. Gli abbiamo concesso troppo spazio, abbiamo provato tutto nel secondo tempo, giocando da squadra ma purtroppo non abbiamo pareggiato.”
Prima eravate una squadra a differenza di ora… “Nelle altre partite abbiamo creato, oggi non abbiamo giocato come una squadra. Quando siamo in difficoltà dobbiamo stare insieme e lavorare forte. E’ una questione mentale, tutti dobbiamo prenderci la responsabilità, guardarci allo specchio e migliorare tanto. Non dobbiamo parlare tanto ma lavorare per uscire da questo momento di difficoltà.”
Soluzioni per uscire dalla crisi? “Manca fiducia, anche davanti la porta e a centrocampo. Per ritrovarla dobbiamo fare punti, ma per farlo dobbiamo lavorare. Dopo la sosta dobbiamo far vedere che siamo una squadra e un gruppo forti, due mesi fa tutti dicevano che eravamo 24 giocatori forti, adesso dobbiamo dimostrarlo. Ora riposiamo, non so se è buono o no, lo vedremo contro l’Inter.”