L’ex Roma Pietro Vierchowod, è stato intervistato ai microfoni di RMC in vista di Roma-Milan, queste le sue parole: Che partita si aspetta tra la Roma che si è ritrovata e il Milan in cerca di continuità? “È una partita non semplice. Dalla Roma mi sarei aspettato di più visti i campioni che ha in rosa. Ha dei grandi cali mentali: se riuscisse a mantenere alta la concentrazione per novanta minuti, sarebbe lì a giocarsi lo scudetto con Napoli e Juventus. Da anni manca qualcosa. È strano che a un certo punto della stagione la squadra cominci a rendere sotto le sue potenzialità. Evidentemente è anche questione di ambiente.”
Le piaceva di più la Roma di Spalletti? “Giocava bene ma non ha vinto niente. All’Inter non è ancora riuscito a dare un’impronta di gioco, almeno fino ad ora. Sarà forse che i giocatori che compongono la rosa provengono da nazioni differenti e farli giocare insieme non è semplice. La discesa iniziata a dicembre non si è ancora fermata.”
Vuol dire che con il gruppo non sta lavorando bene? “Non è tanto una questione di lavoro sul campo, quanto di mentalità vincente che, ad esempio, la Juventus dimostra di avere. Da quelle parti riescono a far estraniare i calciatori da ogni tipo di problematica fuori dal campo. La sfida è quella di riuscire a tener vivo un giocatore per tutta la durata della stagione. Da qui il ruolo che una società forte può giocare in un club. Il Napoli, ultimamente, sta dimostrando anche questo.”
Crede quindi che le società straniere non portino a risultati positivi? “Le squadre che vincono, come la Juventus, si fondano su un gruppo di sei o sette calciatori italiani. Se prendiamo la Roma o l’Inter notiamo invece solo elementi stranieri.”