«Ci sono cose da rimettere in ordine e giochini che devono finire». Archiviare la sconfitta di Torino e le polemiche innescate dalle dichiarazioni di Ilary alla Gazzetta dello Sport. È questo l’obiettivo di Spalletti che tra stasera, nella sfida con i romeni dell’Astra Giurgiu in Europa League, e domenica con l’Inter si gioca una bella fetta di futuro. «Ma io credo nella mia squadra, l’ho scelta io e non posso esserne deluso. I brutti risultati dipendono da me», aggiunge il tecnico che dopo il ko col Porto e il pareggio di Plzen cerca la prima vittoria europea. Impossibile non tornare sul tema Ilary con la quale Spalletti ha parlato per 5’ martedì notte: «Nello striscione del Colosseo (“rispetto per Spalletti”) c’è la sintesi di tutto. Basta giochini o attenzioni a cose che non fanno bene al club. Non servono situazioni create ad arte, bisogna avere rispetto per la Roma, non solo per me. I tifosi hanno richiamato tutti all’ordine e noi per primi dobbiamo fare risultati. No ai giochini, sì alle giocate di qualità». Che spera di fare Totti dal 1’ nonostante un piccolo fastidio. Il capitano ieri ha ringraziato tutti sui social («Spero che i prossimi #4X10 anni siano emozionanti e pieni di gioia come quelli già trascorsi») e in un discorso martedì notte: «È un traguardo importante. Qui ci sono le persone a cui voglio davvero bene, c’è anche il mister. Grazie di tutto, spero di vedervi tra 10 anni. Io ci sarò, voi non lo so. Un grazie particolare alla squadra che mi ha fatto un pensiero molto importante (un orologio da 30mila euro con dedica, ndr). È un gruppo fantastico che farà vedere grandi cose, speriamo di farle vedere prima che smetto».
Magari già da stasera quando in un Olimpico semi deserto (previsti meno di 15 mila spettatori) dovrebbe trovare spazio la Roma B. Ci sarà Paredes («Dobbiamo trovare cattiveria»), possibile esordio di Seck. «Siamo superiori ma lo dovremo dimostrare. Qualcosa cambieremo, ma chi scenderà in campo non sarà peggiore di chi giocherà con l’Inter. Voglio vincere, non farò dei cambiamenti tanto per farli. Ci sarà turnover ma sono tutti figli della Roma. Sono tutti lupi e hanno voglia di rimettere a posto le cose», ha concluso Spalletti che sarà raggiunto oggi a Roma da Baldissoni mentre ieri Pallotta ha assistito dal vivo ad Arsenal-Basilea, poco prima tour dell’Emirates e incontro con possibili sponsor.