Chi dice che una cosa è impossibile, non dovrebbe disturbare chi la sta facendo, diceva Albert Einstein. Questa sera in un Camp Nou tutto esaurito, quindi, nessuno disturbi la Roma che – in attesa del ritorno di martedì prossimo all’Olimpico – proverà in tutti i modi a reggere l’urto del Barcellona per portare a casa un’impresa che a tutti gli effetti sembra (quasi) impossibile sulla strada che porta alle semifinali di Champions. «Vogliamo continuare a sognare anche perché non siamo arrivati qui per caso», avvisa Di Francesco. Per farlo però «servirà fare qualcosa di straordinario. La spensieratezza deve far parte di questa squadra, bisogna osare di più ma non pensare “come va, va”. Siamo qui con umiltà per sfidare la squadra più forte al mondo». Il tecnico non dà indicazioni sulla formazione anche perché molto dipenderà da Nainggolan.
Il belga – che ha accusato un risentimento al flessore destro a Bologna – ieri è sceso in campo nella rifinitura e dovrebbe stringere i denti per non perdersi la sfida a Messi. «Ha il 50% di possibilità di giocare, decideremo stamattina (oggi, ndr)», ha chiarito Di Francesco. Se Radja non dovesse farcela è pronto Pellegrini che è comunque in ballottaggio pure con Strootman. «Sono tutti sull’attenti, nessuno è sicuro del posto. Non è importante chi scenderà in campo, dobbiamo giocare di squadra. Il cambio modulo? Guardando la gara con il Siviglia, l’ideale sarebbe un 4-2-3-1, ma non c’era Messi campo fino al 60’. Non sono abituato ad improvvisare e punto a creare una mentalità, sarebbe un segnale di debolezza. Magari posso usare un esterno più difensivo, ma mantenendo sempre la stessa identità».
Senza Under possibile quindi l’utilizzo di Florenzi alto con Peres terzino, anche se ieri Di Francesco ha provato Defrel nel tridente con Perotti e Dzeko. Di certo sarà difficile perforare la migliore difesa della Liga: «In casa hanno subito un solo gol. Ma hanno un punto debole: se sei bravo a uscire dalla prima pressione puoi procurargli difficoltà importanti. Lottano molto sul pallone e accettano l’uno contro uno. Dobbiamo essere bravi a vincere i duelli». In difesa, certa la presenza di Fazio: «Messi è il numero 1 al mondo, ma non ci sarà solo lui». Tremila i tifosi giallorossi al seguito, ma non c’è, invece, Pallotta che tornerà a Roma venerdì e sarà quindi all’Olimpico per Roma-Fiorentina e Roma-Barça.